Rassegna storica del Risorgimento
BONAPARTE VALENTINI MARIA
anno
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1956
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pagina
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757
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Dal diario di Donna Morìa Bònaparte- V(dentini 757
anderò all'inferno con questi miei occhiacci !. Onestamente Maria ammette che alcune volte... da Bornie Maman... era una gran noia.
Gostanza entra nel convento del Sacro Cuore a Roma, dove rimarrà per tutta la vita, prima come semplice religiosa e poi come superiora. Nella turbolenta ed a volte tragica famiglia del principe di Canino, essa rappresenta veramente un'oasi di serenità.
Alessandrina torna in Musignano con la sola Maria. Non la attendono tempi molto facili. Luciano è sempre in Inghilterra. Carlo, il primogenito, da Roma deplora l'amministrazione materna. Giocatore accanito, prodigo, deve pensare ai suoi studi di ornitologia, oltre che ai suoi sette figli. Ed i suoi rapporti con la madre si limitano a poche fredde lettere di affari* Ad Antonio e Pietro le macchie di questa bella Maremma hanno sviluppato uno spirito di indipendenza..... già troppo naturale nei loro caratteri. Vestiti alla maremmana, con grandi stivali e rozze giacchette, sempre armati fino ai denti, si credono tutto permesso nel loro feudo di Canino. A quanto dicono i preti, essi parlano male di governo e di religione, proteggono donne di cattiva fama.... insidiano i passeggeri sulle strade. Il Governo pontificio ne ha veramente abbastanza di questi due giovani Bònaparte, prepotenti e rissosi, pronti alla prima occasione a schierarsi contro il Papa che li ha così a lungo tollerati.
Verso la fine dell'aprile 1836 un certo Saltamacchione, mezzo pastore e mezzo brigante maremmano, viene ferito da Antonio, per averlo esso più volte, da lontano, insultato. Alessandrina intuisce subito la gravità della cosa, e manda immediatamente padre Maurizio da Brescia a Roma, per conferire con il Papa: Pietro ed Antonio si vanno persuadendo a cambiar paese .... e vogliono imbarcarsi per l'America, dove ambedue sono già stati. Sono in attesa dei passaporti, prossimi alla partenza; Alessandrina si prepara a godere finalmente un po' di pace, quando, improvvisa, scoppia la tragedia. Il 3 maggio 1836 c'è grande agitazione in Canino; sono arrivati trenta carabinieri, comandati dal tenente Cagiano de Azevedo. Maria ignara è al castello quand'ecco.... entra una donna dicendo: don Pietro è stato arrestato e ferito, don Antonio erra perseguitato nella macchia... di trenta carabinieri tre o quattro sono feriti ed il tenente è morto... vada a raccontare tutto questo alla principessa. H tenente Cagiano si era infatti avvicinato a Pietro, cbe lo squadrava sospettoso, e con il pretesto di ammirarne la bellezza, aveva tentato di sottrargli 21 coltello. La reazione di Pietro era stata immediata e crudele, ed ora il tenente giaceva morto sulla piazza di Canino. Nel cortile di Musignano c'è grande confusione: chi preparava i fucili, o le palle... altri pistole e pugnali.... e diversi volevano recarsi a Canino, a liberare don Pietro. Antonio fa in tempo a rifugiarsi al castello e la sera, mentre Pietro è condotto a Roma, egli narra alla madre ed alla sorella come si sono svolti i fatti:la lampada sola rischiarava la stanza.... un letto a cortine bianche.... un orologio di legno... un unico quadro dell'Imperatore a cavallo... parlavamo a bassa voce per tema di essere intesi. Questa atmosfera di tragedia piace allo spirito romantico di Maria ed ella è segretamente fiera dei suoi fratelli; il valore di don Pietro lo rende alfine, benché solo, padrone del campo... I trenta carabinieri sicari sono posti in fuga} e nella fantasia della fanciulla il fratello scapestrato si trasforma in un eroe della Libertà! Pochi giorni dopo Antonio si imbarca per l'America; Pietro è rinchiuso in Castel S. Angelo.