Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; MANTOVA ; SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1956>   pagina <767>
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Documenti dell'archivio di Stato di Mantova 767
Il R. Commissario straordinario alla Intendenza generale della Provìncia di Mantova, Giuseppe Finzi,1) il 29 gingno informava il Governatore generale della Lombardia in Milano che il comune di Castiglione offriva locali e mate­riali per permettere al locale ospedale di estendere la sua capacità a circa mille letti (DOG. II).
Il 2 luglio lo stesso Commissario straordinario inviava al R. Governatore generale di Lombardia un dettagliato rapporto riguardante:
la ripartizione dei feriti fra le varie località più vicine;
l'occorrente materiale sanitario;
l'istituzione di un Ispettorato provinciale sanitario e gli speciali com­piti ad esso demandati;
l'insufficienza degli aiuti della provincia e l'urgente necessità di richie­derne anche alle altre province lombarde, e nell'interesse sanitario generale e come obbligo morale;
l'intollerabile aggravio e l'imperfettissimo risultato delle requisizioni;
l'urgente necessità di rimediare con l'istituzione di una azienda econo­mica provinciale che potesse provvedere, o mediante acquisti diretti o median­te appalti, tutti gli oggetti necessari a sussidiare gli ospedali militari;
la segnalazione del signor Angelo Mangili, come persona idonea a disim­pegnare bene detto incarico;
la richiesta autorizzazione, connessa a tale provvedimento, a trarre mandati sopra le casse provinciali di Cremona e di Brescia per far fronte agli occorrenti pagamenti;
la richiesta telegrafica dell'invio del dott. Cesare Todeschini, dotato di buoni sentimenti nazionali e di dottrina medica, chiamato a fare corrispon­dere prestazioni pronte e conformi alle giuste esigenze di chi le> domanda (Doc. IH). i)bl
Il Commissario straordinario, con un dispaccio dello stesso giorno, diretto al Governatore generale della Lombardia, aveva p re annunciato la spedizione del rapporto ed aveva sollecitato: il materiale occorrente agli ospedali di Casti­glione e di Volta, l'istituzione dell'azienda economica, l'invio di Angelo Man­gili, l'autorizzazione a trarre mandati sulle casse di Cremona e di Brescia, l'invito al dott. Cesare Todeschini di presentarsi a lui (Doc. IV).
H Governatore generale, con un immediato dispaccio, gli rispondeva che: invitasse i Comuni a prestare i fondi; se occorreva prelevare danaro dalla cassa di Cremona, s'intendesse con il rispettivo Comandante militare; gli ospedali di Castiglione e di Volta dovevano essere soltanto provvisori; il sig. Mangili non poteva partire; si cercava il dott. Todeschini (Doc. V).
L'Ispettore provinciale di Sanità, dott. Antonio Minozzi, appena assunta la carica, inviò alle deputazioni comunali un caldo appello, affinchè venissero eretti nei Comuni ospedali militari; si istituissero apposite commissioni com­poste di cittadini operosi e coadiuvate dai medici e chirurghi locali; la carità e lo zelo dei parroci e dei sacerdoti venissero adoperati nella realizzazione di
') Fa nominatoli 20 giugno e fìeò la sua sede a Canneto miH'Oglio il 27 dello stesso mese. Svolgeva, nel territorio mantovano riconquistato, le funzioni poUtico-anuninistxative attribuite dal R. D. 8 giugno 1850 agli intendenti generali, che, in sostituzione dei cessati delegati provin­ciali austriaci, furono creati in tutti i capoluoghi dello province lombarde liberate, esclusa Mantova, rimasta ancora sotto l'Austria.