Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; MANTOVA ; SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1956>   pagina <778>
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Giovanni Praticò
xin.
GOVERNO DI LOMBARDIA
N. 757 Milano, 17 agosto 1859.
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Al Sig. Commissario straordinario in
Canneto
H Sig. Commissario straordinario vorrà compiacersi di indicarmi quanto più sollecitamente possibile e con scrupolosa esattezza i nomi dei Medici e Chirurghi che si siano più particolarmente distinti nel prestare le loro cure e servigi con assiduità, carità e disinteressamento negli Spedali militari ai soldati francesi.
Pel Governatore
F.to Cerotti.
Riservata n. 88 P. A.
Al R. Governo centrale di Lombardia
In adempimento della Nota di codesto R. Governo 17 andante n. 577 presento g !
che il Dottore Antonio Minozzi Medico condotto in questo capoluogo, e nomi­nato fino dal 1 luglio p. p. Ispettore provinciale di tutti gli Spedali eretti in questa Provincia in sussidio dei feriti, si adoperò con zelo fervoroso pari alla sua distinta intelligenza nel disimpegno dello straordinario incarico affida­togli, né ciò bastava all'energia del suo cuore che esistendo qui in luogo uno spedale, ed essendovi lungamente stati raccolti da trenta in quaranta feriti non della sola sorveglianza accontentavasi ma indefessamente interveniva a tutte le cure.
CASTIGLIONE delle STIVIERE per la propria ubicazione e per offrire le risorse d'una grossa e ricca Borgata accolse il maggior numero di feriti e di infermi d'ogn'altro punto di questa Provincia. Ivi tutto il corpo medico si prestò con singolare assiduità e cordialità, e se i chirurghi Giuseppe Fami e Giuseppe Patrìzio nulla lasciarono a desiderare, l'altro chirurgo Domenico Gallina ed il Dottore Giuseppe Desenzani e il Dottore Antonio Bosio meritano di essere proposti ad esempio di quanto soccorso può tornare la scienza se la carità ed il disinteressamento le si fanno consorti e sollevano l'esercizio d'una professione all'altezza di una vera missione.
In TOLTA il Dottore Carlo Desiderati, il Dott. Giacomo Tacconi ed il chirurgo Pietro Gandellini fecero a gara di attività, sebbene dovessero repri­mere il senso della naturale avversione che destava in loro "aver in cura singoiar' inente feriti austriaci.
In ASOLA si raccolsero non pochi feriti ed il Dottore Enrico Tosi, il Dott. Francesco Foresti, il Dott. Luciano Salvador! ed il chirurgo Giuseppe Callegari coadiuvarono a vicenda e sopportarono le lunghe fatiche con vera abnegazione. 11 primo, il Dott. Enrico Tosi, che è pure valente chirurgo, va predistinto per l'efficacia dell'opera, e per cordiale diligenza.
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