Rassegna storica del Risorgimento

PEDROTTI PIETRO
anno <1956>   pagina <811>
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Libri e periodici 811
deIFE.SJtf.OX non faccia conno a tali collaborazioni), di Bissolati, Bonomi, Turati, Treves, di marxisti e non marxisti, tutti però impegnati a dibattere gli stessi pro­blemi, ad esaminare i vari aspetti e le implicante. Lo spirito, poi, della rivista, quello che traspare già dal sottotitolo originario : rivista di studi sociali, politici; letterari, è adeguato a quella illuminismo militante che fu tipico dell'ambiente culturale lombardo e che, con sfumature diverse, si può ritrovare nel Conciliatore come nel Politecnico, nella Rivista Europea come nel Crepuscolo.*) Anche i periodici del movimento operaio si inseriscono, dunque, in una tradizione cul­turale che non riescono a rifiutare,' pur impegnandosi a rinnovarla.
Accanto alle grandi riviste ed ai quotidiani più noti, abbiamo un numero non indifferente di giornali e giornaletti di propaganda spicciola, di diffusione popolare delle idee, di polemica politica. Effettivamente, le riviste ed i quoti* dìani maggiori sono ormai sufficientemente conosciuti e studiati; una bibliografia come questa doveva essere curata quasi con riferimento preminente alle storie locali del movimento operaio. Gli assaggi che abbiamo compiuto, relativi ad una zona di cui ci era stato dato di esaminare i periodici del movimento operaio, ci dicono che neppure tutti i giornali socialisti esistenti alla Nazionale di Firenze sono stati inclusi nella bibliografia; certo il gran numero di questi giornali deve avere indotto ad una selezione assai rigorosa e tale da limitare l'effettiva utilità dell'opera stessa.
Mancano anche giornali assai importanti per le origini del movimento operaio italiano, come II Libero Pensiero di Firenze, come la Roma del Popolo, il Mefi-stofele di Benevento, YOmnibus settimanale dei socialisti ferraresi; ma, in questi casi, deve trattarsi di lacune della Nazionale fiorentina. Inspicgabile è invece che a Firenze non si trovi, ad esempio, Socialismo, rivista mensile di cultura, a. J, n. 1, marzo 1945 (Roma), diretta agli inizi da Saragat e successivamente da Rodolfo Morandi, con la collaborazione di Nenni, Vecchietti, Basso, Lizzadri, Franco Lombardi, Henry Molinari, Cardona, Spinelli, Sacerdote, Jacometti, Piz-zorno, Perrotta, Lami Starnuti, Cherubino, Perticone, Mossolo, Panzieri, Mana­corda, Cagnetta, Cantimori, Musatti, De Martino, Gina, ecc. Manca pure II com­pagno socialista, Bollettino dell'Ufficio propaganda del P.S.LX (1947), ricco di documenti sull'organizzazione e l'attività politica di quel partito.
Anche nel campo dei giornali cattolici interessanti il movimento operaio si possono riscontrare non indifferenti lacune. Ad esempio, quella de II Popolo italiano, il primo giornale della democrazia cristiana a carattere nazionale, il cui primo numero usci a Genova nel 1897, sotto la direzione di G. B. Valenti; è un periodico di notevole rilievo perchè dà l'avvio alla polemica dei democratici cri­sti ani contro i vecchi dirigenti dell'Opera dei Congressi. Il Popolo italiano esiste certamente alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Manca pure II Domani, giornale democratico cristiano, che raggiunse una tiratura non indifferente e che in seguito fa trasformato ne II Domani d'Italia e pubblicato a Bergamo come giornale uffi­ciale del II Gruppo (quello che trattava i problemi economici e sociali) del­l'Opera dei Congressi (1903). Tra le riviste scientifiche non abbiamo trovato la Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie, pubblicazione perio­dica dell'Unione cattolica per gli studi sociali ih Italia, fondata nel 1893 da Salva* tore Talamo e Giuseppe Tomolo. Il Tomolo, si pensi, non è mai ricordato per collaborazioni a giornali o riviste cattoliche. Così, sempre per procedere attraverso alcuni esempi, Guido Migli oli è ricordato solo come direttore de La nuova terra
i) Nella bibliografia dell'E.S.M.0.1. troviamo schedato II Politecnico, mentre non vi e traccia della Rivista Europea, che pure è posteriore alla prima serie della rivista cattaneiano e che contiene quei saggi di Alessandro Porro sulle società di mutuo soccorso di così notevole interesse.