Rassegna storica del Risorgimento
PEDROTTI PIETRO
anno
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1956
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pagina
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813
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Libri e periodici 313
ùroni. ma allo direzione del partito. Un giornale libero, insomma, che poteva ribellarsi e combattere le consorterie dominanti, che poteva lottare per la purificazione morale della vita pubblica italiana. Giornale libero, costantemente impegnato a difendere la libertà d'opinione per tutti, come nel 1898, quando alla difesa dei socialisti vittime della reazione accomunava quella dei cattolici, vittime pure dei delitti commessi contro la libertà. Tanto che anche Romolo Murri si rivolgerà ai socialisti e proporrà un'alleanza tra essi ed i democratici cristiani colTintcnto di batterai uniti per la restaurazione delle pubbliche libertà.
L'Arie non si ferma alla storia esterna del quotidiano socialista, ma prende in esame i problemi politici che esso di volta in volta dibatte e i contrasti tra le diverse correnti del partito, che affiorano soprattutto quando le colonne del-Avanti rimangono aperte alle polemiche precongressuali. Bissolati, Ferri, Mor-gari, Bissolati ancora, Trevcs, Bacci, Mussolini, Serrali, Nenni sono gli uomini che, dal 1896 al 1926, esattamente per trentanni, tennero le redini del giornale; di ciascuno di essi l'Arie traccia un ritratto politico e morale calzante e convincente. Riformismo, rivoluzionarisrao demagogico, sindacalismo, massimalismo, collaborazionismo governativo e anticollaborazionismo, neutralismo e interventismo: ecco i temi fondamentali del dibattito ospitato per trentanni dalle colonne del-VAvanti. Il giornale socialista ai sforza (almeno quando la direzione di esso è nelle mani di elementi consapevoli, come Bissolati e lo stesso Serrati) di lottare per salvaguardare l'unità del partito, ma le scissioni non si possono evitare e, se alcune appaiono dolorose, altre sono salutari. La fortuna del partito socialista sta anche nella validità del linguaggio del suo organo di stampa: la retorica, la demagogia astratta, il rivoluzionarismo verboso, sono le malattie del socialismo. Il linguaggio pacalo, l'aderenza ai problemi concreti, la consapevolezza di manovrare e guidare una massa di lavoratori ai quali non sì debbono far compiere atti intempestivi, la rinuncia ai dogmatismi, il culto della libertà di pensiero e di azione, sono i molivi che consentono la sempre più vasta affermazione del movimento socialista. E piace dell'Arfè la condanna anche e soprattutto morale di uomini come Podrecca, come Ferri, come Mussolini. Podrecca, il suscitatore delle grandi campagne anticlericali, che va a finire tra gli stessi personaggi che aveva satireggiato; Ferri, che conclude la sua carriera come senatore fascista; Mussolini, che si converte improvvisamente, sino a far nascere ingiusti sospetti,2) all'interventismo ed al nazionalismo esasperato. E non è il caso di parlare, come fa un critico dell'Arfè, *) di costituzionali insufficienze ideologiche e politiche del partito socialista per spiegare come in tale partito abbiano potuto allignare casi Podrecca, Ferri, o Mussolini: gli avventurieri politici sono di tutti i tempi e di tutti i partiti. Se si vuole invece dire che il partito socialista non ebbe mai una sua dottrina *
rìgida e dogmatica, questo evidentemente non può essere negato, ma va anzi ammesso come un elemento positivo di quel movimento.
Sarebbe desiderabile che anche di altri periodici del movimento operaio, così come dei grandi giornali che hanno governalo l'opinione pubblica italiana dal conseguimento della Unità in poi, venissero Blese delle monografie lucide e penetranti come quella che l'Arie ci ha dato per VA vanti, in occasione dèi sessantanni del quotidiano socialista italiano.3) Luicr AMDROSOLI
1) Vedi Linci CORTESI, Una storia dell'*Avutiti*. Giornale e partito, in II Contemporanea, a. Ili, n. 45, 17 novembre 1956, p. 3.
2) Vcd. L. SALVATORELLI e C. MIHA, Storia del fascismo, Roma, Novissima, 1952,
pp. 24-25.
9) In occasione de! cinquantenario dcVAvanti, nel 1946, era stato pubblicato un numero unico (Milano, 25 dicembre 1946) che può completare il volume dell'Arfè per la storia esterna del giornale: biografia dei direttori, vicende redazionali, assalti fascisti alla tipografia ed alla redazione.