Rassegna storica del Risorgimento
PISACANE CARLO
anno
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1957
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pagina
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11
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Qualche appunto su Pisacane 11
dire nel religioso), come un pericoloso concorrente da eliminare con l'assorbimento o con l'annullamento, a seconda dei casi, E questa risolutissima, cosciente e continua avversione non può chiaramente spiegarsi se non tenendo termo il presupposto, in Pisacane, di un ferreo determinismo,1) che s'incarna e si realizza nell'organismo collettivo, svolgendo gradatamente la sua azione nel sostrato popolare, fino all'esplosione rivoluzionaria inevitabile, e spianandosi man mano la via con l'atterrare i pregiudizi individualistici del principato, della proprietà e dell'ufficialità di casta. lì tentativo di Sapri, in questo gran quadro solenne della rivoluzione nazionale in cammino, non segna una svolta o una deviazione in senso volontaristico: I* impulso dei pochi non sorrideva al Pisacane nella sua luce di ammaestramento propagandistico politico che ridesta con un esempio di eroico sacrificio le turbe assopite; e Sapri ha un valore esclusivamente etico, protestatario: un episodio volutamente chiuso, circoscritto, senza risonanze e senza possibilità di sviluppi concreti: è l'epilogo sanguinoso che doveva suggellare la rivoluzione morale del Mezzogiorno già in atto, nell'attesa che il fato immancabile facesse scoccare l'ora della rivoluzione materiale. A questa categorica esigenza del destino in svolgimento, Pisacane ha offerto, nel suo eroico patriottismo di antico, virile stampo romano, il sacrificio cruento dell'individuo, di se stesso.
RAFFAELE COLAPTETBA
1) Gi piace concludere su questo punto con un passo del Saggio sulla Rivoluzione, che ha l'efficacia e la concisione di una sentenza (p. 44: La rivoluzione è inevitabile, essa si avvicina on caratteri chiari e distinti, e procede indipendente dalle discussioni dei dotti ).