Rassegna storica del Risorgimento
SICILIA ; GARIBALDI GIUSEPPE ; STATI UNITI D'AMERICA
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1957
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Howard R. Marraro
di Posta da* giornali Nord-Americani, agli è facile il conchiudere in qual modo noi siam giudicati., e quale sia la pubblica opinione sul conto nostro. Non ho mestieri di ripetere con qual favore la spedizione di Garibaldi sìa accolta agli Stati Uniti in generale, e quali voti si facciano non solo pel suo successo in Sicilia, ma perchè il medesimo si estenda a tutti i Reali Domini. Allegherò un solo fatto La scorsa settimana in uno de1 primi alberghi di Washington si parlò da una signora di qualche rango, della spedizione dell'ardito Condottiere, Alla risposta che nulla si sapeva di certo, molte altre dame si levarono, e tutte unani-mamente espressero il pia grande entusiasmo per la di lui causa. Il mio collega di Sardegna, trovatosi a questa dimostrazione, lasciò la sala onde non autorizzare (va dicendo) con la sua presenza siffatta dimostrazione, come cosa non conforme alla lealtà, nò ai riguardi che egli si fa un dovere di adoperare in ogni circostanza verso di me, di cui conoscete la delicata posizione.
E che penserà la Eccellenza Vostra dopo che le avrò fatto noto, che questo Cancelliere della Legazione di Francia,1) mi disse nettamente in viso: Cher Monsieur... d'est la faute à votre Gouvernement si tout cela arrive en Sicile... cor il n'est pas difficile de se convaincre que mon Gouvernement y est pour quelque chose dans cette expédition... et vous comprenez bien que nous devons et nous la soutiendrons indirectement. Dopo ciò non v'ha argomento che tenga, ed il tatto leonino deve avere intera esecuzione: che Iddio noi permetta.
Non è neppure da dimenticare, die questo popolo avvezzo alle avventure in genere, ed alle spedizioni successive sia di Cuba, sia dell'America Centrale non può vedere con indifferenza, e tanto meno disapprovare que' fatti istessi di filibustieri, di cui ha dato audaci esempi. Tali essendo le masse popolari lascio considerare a Vostra Eccellenza, se il Governo degli Stati Uniti, che le rappresenta, possa aver qualche influenza sia nel prevenire te dimostrazioni in favore di Garibaldi, sia nel cangiare il corso della pubblica opinione.
In tal condizione di cose, óve il Real servizio non mi facesse un dovere di far fronte alle circostanze e di tollerare con dignità i giudizi storti, e te malevoli allegazioni, io dovrei quasi imitare il contegno del mio collega di Austria,2' quando sorse la contestazione tra Usuo Governo, e questo di Washington in proposito dell'ungherese Martino Koszta, stato arrestato a Smirne, come Ella ben si sovviene, dagli Agenti austriaci, e consegnato a bordo dell' Ussero, ed a questo ritolto con minaccia di bombardamento, dal Cap.no Ingraham,s) Comandante
*) Il segretario della Legazione francese era il visconte Jules TreUhard, il quale funzionò da incaricato d'affari dal 23 maggio 1859 al 4 luglio 1860 e dal 31 dicembre 1863 al 2 marzo 1864.
2) Il cavaliere Hiilsemann, incaricato d'affari ad interim. Dal 21 ottobre 1841 al 5 dicembre 1855, quando presentò le credenziali come ministro residente. Il Massone qui riferisce al ben noto episodio Martino Koszta, il profugo ungherese ohe, viaggiando, il 21 giugno 1853, con passaporto americano, fu fatto arrestare dal console austriaco a Smirne. Il capitano Ingraham, trovandosi nelle acque della Turchia, approdò a Smirne. In base a un trattato relativo ai profughi austriaci in Turchia, Plngraham chiese il rilascio del Kosztu CULTO otto ore, minacciando, in caso di rifiuto, di liberarlo con la forza. Fu deciso finalmente di affidare il Koszta al console francese, U quale eventualmente lo Uberò. L'Austria protestò contro la condotta dcll'Ingraham, ma il Congresso Americano rispose conferendo al Comandante una medaglia al valore. E cosi si chiuse l'incidente.
3) Nell'occasione della sua visita a Genova nel febbraio del 1854, il capitano D. Ingraham fu festeggiato e salutato dalla emigrazione italiana. Si veda L'Italia del Popola, Genova, 2, 7, 11 febbraio 1854. Fu anche festeggiato dagli Italiani di New York al suo arrivo in America. L'Italia del Popolo, Genova, 19 novembre 1855.