Rassegna storica del Risorgimento
ECONOMIA
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1957
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Renato Giusti
tante stimolazione sia alla conoscenza e alla diffusione del socialismo sia allo studio e all'analisi dei rapporti tra proprietari e contadini, e dei problemi relativi alla mezzadria, all'affittanza, ecc. L'approfondimento teorico, che in verità è piuttosto scarso presso i socialisti italiani di quegli anni (se si esclude Labriola), è accompagnato e sorretto dalla conoscenza delle condizioni effettive della classe lavoratrice delle campagne e dalla viva e consapevole sollecitudine dei dirigenti, come Costa, per la soluzione della questione sociale secondo le aspirazioni e le necessità dei contadini stessi. In questo mescolarsi al popolo Costa aveva trovato il fondamento della sua azione dal 1879 fino alla morte, tanto in sede parlamentare quanto e soprattutto nella sua Romagna e nel paese.
Nel primo numero infine di una nuova rivista, edita a cura del Comitato nazionale per lo studio dei problemi derivanti dalle alluvioni, il prof. Roberto Cessi ') ricorda il grande progetto Montanari che, all'inizio del '900, prevedeva la navigazione del Po e di alcuni affluenti con notevoli vantaggi economici.
Prendendo le mosse dalla cura e dall'attenzione della Repubblica veneta sia per prevenire gli effetti che per riparare le conseguenze del disordine idrico della regione veneta (e venetopadana), l'autore accenna agli studi che alla metà dell'800 venivano condotti da egregi studiosi per la soluzione del secolare problema della sistemazione idraulica della regione.
Ma solo nel primo novecento si comprese, da parte del Montanari, che il problema non si poteva localizzare (e risolvere) nel Polesine, ma doveva essere valutato in termini più generali; secondo i quali la questione polesana (bonifica, risanamento, canalizzazione, ecc.) si inseriva in un discorso riguardante l'intera pianura padana (e soprattutto i fiumi Adige e Po). Senza volere seguire qui la limpida analisi del Cessi sul progetto Montanari ( contrastato per la presunzione di certi ingegneri che negavano esistesse mia convenienza di provvedimenti di carattere generale ), interessa sottolineare la portata di questo progetto che, se da un lato proponeva una concreta soluzione per la bonifica del Polesine, indicava dall'altro la connessione tra la sistemazione idraulica mantovana e quella veronesepolesana; urtava però contro gravi difficoltà di ordine economico e politico per la funzione che veniva data all'Adige, al lago di Garda (sul quale si affacciava allora l'Impero austro-ungarico).
Le speranze del Montanari, che valutava appieno l'utilità dell'accettazione del suo progetto pel risanamento e la floridezza di Mantova, Verona, ecc., non furono però assecondate dai responsabili; né trovarono credito presso gli ambienti competenti i suoi scritti, anche successivi, che ebbero il merito di aver messo in chiaro la reale e strettissima connessione dei problemi mantovano-padani (Po, Mincio, Oglio) con quelli polesani, non limitati alle sole bonifiche, ma estesi anche a più vasta difesa idraulica, con la bonifica di Mantova e terre limitrofe, con la sistemazione del Garda, e con la eliminazione del gravissimo pericolo dell'Adige imminente sulle fertilissime campagne inferiori padovane e rovigine.
RENATO GIUSTI
1) ROBERTO CESSI, .Sia il Garda mediatore fra Adige e Po, in Livello di guardia, a. I (1956), n. lt pp. 18-21.