Rassegna storica del Risorgimento

FRANCIA
anno <1957>   pagina <66>
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A. M. G.
i'echauffourée de Boulogne: c'est le vainqucur d'Jéna!... Sa candidature date d'Austerlitz!. J>
Non bello e non imponente, à cheval plus grand que nature et à pied plus petit que sa professioni, ma, animato da una fede incrollabile nella propria stella, questo calcolatore e dissimulatore eccezionale, sapeva mo­strare al momento opportuno una audacia sconfinata, sorretta da un ce illu-minisme de missionnaire. 2) Pelle sue qualità positive e negative l'Italia del Risorgimento ba fatto diretta e non sempre infelice esperienza. Come molte tra les jolies femmes del suo tempo. Che scena dovette essere, tanti anni più tardi, quella raccontata da Lord Cowley a Lord Clarendon, quando Pimperatrice Eugenia, accompagnata dal notaio Mocquard, si precipitò in casa di Marguerite Bellanger, meglio nota come Margot La Bigoleuse ma per la fiera spagnola, molto più alla spiccia, escrément de la terre a ricuperare il legittimo consorte, poco prima colto da sincope accanto all'amica. Mademoiselle, vous tuez l'empereur!.... *)
Cronaca, petite histoire, ma non del tutto inutile. Anche a stare, giusta­mente e doverosamente, in guardia contro le tentazioni dello psicologismo, non è male tener conto degli aspetti più immediatamente umani dei per­sonaggi della storia. E la dictature de la persuasion, alla quale si consacrò, dal febbraio '71 al maggio '73, Adolpbe Thiers, chef du pouvoir exécutif de la République frangaise, riceve qualche luce dalle pagine argutamente garbate del Dansette, pronto a cogliere il malumore dell'interessato per quel titolo (Chef, on va me prendre pourun cuisinier!), a registrarne le ingenue debolezze di primo della classe, sempre pronto a far la lezione ai condiscepoli ( Je sais mieux que vousdirà un giorno a un aspirante al po­sto di direttore della manifattura di Sèvres,permettezmoi de vous le dire, comment se fait la porcelaine de Sèvres), ma anche a sottolineare con sim­patia la calda apostrofe di quell'oscuro deputato repubblicano, che, il 17 giugno 1877, al ministro Fourtou esaltante l'assemblea nazionale come paci­ficatrice del paese e liberatrice del territorio, grida, additando Thiers: Le libérateur du territoire, le voilà! . Davanti a quel riconoscimento del suo merito maggiore, submergé par l'émotion, la téte baissée, Thiers pleure lentement. *) I reazionari non avevano mai perdonato a colui che, fin dal tempo di Luigi Filippo, avevano soprannominato Foutriquet ; ma, come, affermerà, tanti anni più tardi, il Caillaux, egli era stato davvero un bon 8erviteur du pays , messo alla porta non appena aveva posto un peu d'ordre dans la maison ).
Si può sorridere di Mac-Mahon, che ratifica i'échec de la régence ré-publicaine, perchè non si può non sorridere d'un generale che ha senten­ziato: J'efFace du tableau d'avancement tout officier dont j'ai vu le nom sur la couverture d'un livre o, a qualcuno ebe gli chiede se sia vero che, dopo la conquista delle torre di Malakoff, ha opposto all'ordine di evacuarla
i) SIMONE AWDRÉ-MAUROIS, Miss Howard, la femme qui fu unempereur. Porla, Gallimard, 1956, p. 59.
2) DAMSETTE, op. '(., p. 18.
a) S. ANDRÉ--.MAmuns, op. cìt.t pp. 209-210.
*) DANSETTE, op. cit., p. 35.
8) J. CAILLAUX, Me mèmoiret, Paria, Plon, 1942, voi. I, pag. 27.