Rassegna storica del Risorgimento

FRANCIA
anno <1957>   pagina <74>
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A. m. G.
' avait encore sa connaissance le garde aurait répondu: ' Non, monsieur l'abbc, on l'a fait filer par une porte dérobéc ' .... ' >
Pacificatrice e purificatrice l'ombra del successore, di Emile Loubct, nel quale si volle identificare le triomphe de la bonomie . Una bonomia, che era stata tenuta a battesimo dalle inquietanti grida dei partigiani di Déroulède e di Marcel Habert, dagli insulti volgari ed esasperati degli antidreyfusards contro Panama I"r e dalla bastonata nazionalista d'un baroncello de Chrìstiani sul suo cilindro repubblicano. Ma l'uomo, che non aveva chiesto di essere eletto all'alta carica, risponderà agli attacchi, agli insulti, alle minacce e alle calunnie con una fierezza senza pose e con una dignità resa più forte dalla modestia consapevole: Je ne suis pas venu ici pour mon plaisir; je n'en sortirai pas pour le plaisir des autres . E sarà un buon presidente, anche se non sarà un presidente colto. Gomme Victor Emmanuel HI, il s'c stime en servi ce commandé au concert et, lors de la visite du souverain italien à Paris, on les voit converser tous les deux sans écouter, ni un ténor qui chante les Mélodies persanes de Saint Saens, ni le compositeur qui l'accompagne en uniforme d'académicien et l'épée au coté... . 2)
Loubet e il re d'Italia... Ce n'è voluto per farli incontrare! Qu'il se tienne tranquille diceva ancora, a proposito di Barrère, il presidente fran­cese a Delcassé . Ma décision est irrévocable : je ne veux pas que Victor Emmanuel vienne à Paris, car je ne veux pas lui rendre visite à Rome. La politique antireligieuse de M. Combes me fait horreur; je ne me pardonne-rais pas d'y coopérer en mettant le Saint-Siège dans l'obligation morale de rompre avec la France. Ainsi, qu'on ne me parie pas de ce voyage . Ma la necessità di assicurarsi ancor meglio la neutralità dell'Italia, dopo i noti accordi del 1902, malgrado la sua partecipazione alla Triplice, portò i reali d'Italia a Parigi, dal 14 al 19 ottobre 1903, e, primo capo di Stato catto­lico, Loubet a Roma, dal 24 al 29 aprile dell'anno dopo, con positive, benefiche conseguenze per i rapporti tra i due paesi malgrado le caricature de L'Assiette au beurre. 3)
Politica estera attiva quella che si attua durante la presidenza Loubet, attiva e rumorosa, se si pensa all'attentato contro Alfonso XIII a Parigi, nel luogo stesso dove era avvenuto l'altro famoso della macchina infernale con­tro il Primo Console, e drammatica, se si tiene conto delle dimissioni di Del­cassé, sacrificato alle pressioni tedesche: humiliation sans précedent, come scrisse André Tardieu. Quando il 18 febbraio 1906, Émile Loubet lasciava l'Eliseo, per la prima volta la Francia vedeva un suo presidente portare regolarmente a termine il proprio settennato.
Gli intellettuali e la haute avevano trovato molto borghese e poco colto Loubet. E il suo successore? Ecco Armami Fallières fermo davanti a una
*) DANSETTE, op. cit., p, 123. Veti, per l'incidente aingoiare sorto a Soma in occasione della cerimonia funebre a San Luigi dei Francesi, LAUOCHE, op. cit,, pp. 27-28. Sulla fede di Joseph Reinach, Caillaux rimanda, per la morte di questo gandissart a quel pas­saggio dei Mémoires di Saint-Simon in coi è precisata quella iragiquc et delicate di un arcivescovo di Parigi, CA.II.LAUX, op. eh., voi. I, p. 117.
2) DANSETTE, op. cit.* p. 127.
3) Interessanti particolari sulle visite e sulle loro conseguenze in LAROCHE, op, cit., pp. 87-91, 98-100, 116-137. Per le caricature ved. quelle di Camara nel n. 160 (23 apri­le 1904) doli'Ansieuc au beurre.