Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; BUENOS AIRES ; DE ANGELIS PIETRO
anno <1957>   pagina <120>
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120 Ruggero Moscati
le varie richieste si scontrassero tutte con. le esigenze del Papato, a suo giudizio, evidentemente opuestas a la Constitución nacional .
Nello stesso archivio i rapporti dei consoli argentini in Genova, Miguel Picasso e Vicente Giannello, fanno molta luce sulle prime immigrazioni geno­vesi in Buenos Aires, mentre di notizie anche politiche son. materiati assai spesso i rapporti del console in Roma dopo il '60, Eduardo Galvani. x)
Con Pinvio di Ulisse di Barholani nel 1862 ha inizio, come è noto, un regolare scambio diplomatico.
Materiale, in conclusione, non ingente e che, opportunamente vagliato e messo al raffronto con la documentazione tuttora in possesso di privati2) e di benemeriti enti della nostra collettività in Buenos Aires, potrebbe for­nire la base scientifica per quella storia del contributo degli italiani alla for­mazione dell1 Argentina, che è tuttora da fare. E non è inopportuno sotto­lineare come la vecchia Mutualità e Istruzione di Buenos Aires, una delle pochissime società italiane del genere che, in Italia e fuori d'Italia, possa ap­prestarsi, nel luglio dell'anno prossimo, a celebrare il centenario non solo della propria fondazione, ma di una ininterrotta attività, conservi tuttora il proprio archivio. Ed i suoi dirìgenti si son dichiarati lietissimi di porlo a di­sposizione dello studioso che vorrà accingersi con serietà ad un lavoro così atteso e per varie ragioni così auspicabile.
Ed ora una divagazione, che vuole essere anche una doverosa precisa­zione. Abbiamo accennato poco innanzi a Pietro De Angelis. Su questa sin­golare figura di napoletano, storicista e vicinano, sbalzato dalle vicende poli­tiche del primo Ottocento meridionale in terra d'America, e divenuto nella nuova patria non solo il pubblicista di maggiore notorietà, ma il primo a dar basi scientificodocumentarie agli studi di storia sudamericana, l'interesse è sempre vivo e crescente. Come è noto, la personalità del De Angelis attrasse l'attenzione del Croce che gli dedicò un succoso saggio, 9) che rimane ancora obbligato e fondamentale punto di partenza per accostarsi alla sua figura; ma, dopo il saggio del Croce ed in parte stimolata da quella indagine, la bibliografia sul De Angelis andò arricchendosi, tanto che almeno per noi Italiani sarebbe dimoile tentare un elenco completo di quegli scritti. *)
Meritano comunque un particolare ricordo almeno tre lavori: Los ante-ciedentes europeos de P. De Angelis, Buenos Aires, Ei Ateneo, 1944, di Ignazio Weiss, il quale ebbe la fortuna di rinvenire nell'archivio dei Vernet di Castro Almeira un cospicuo gruppo di documenti privati del De Angelis che gli hanno permesso di delineare un rapido ma efficace quadro delle sue esperienze
1) Per un elenco completo degli agenti diplomatici e consolari (questi fino al periodo del Rosa*) defl'800 argentino vedi due indici, del 1902 e del 1910, del Ministerio de relaciones exterìofCB y colto, Catalogo de la biblioteca, mapoteca y archino*
2) Tra i quali è da ricordare il benemerito dr. José Morelli, presidente doirIstituto do mvcHtigucioncti historicas italoargentino, ohe ha posto, tra l'altro, a disposinone dello Com­missione nazionale perla pubblicazione degli scritti di Garibaldi, vari autografi in suo possesso.
3) Compreso nel voi. Uno-famiglia di patrioti, Bari, 1927.
4} D ricordare, oltre J vari scritti che menzioneremo nel testo, C. BISTONI, La vita e le opere di un grande italiano ignoto: Pietro De Angeli, in L'Italia del popolo di B. A., n. 23, 27, 28 dicembre 1917 e 3 gennaio 1918; E. MOIIALKS, Un libro desconocido de don Fedro De Angeli, in La Prema, 24 enero 1943 (ni tratta di un regolamento per l'esercito edito nel 1846). L'ultimo saggio sul D A. è quello di E RBCBJBKA SnsnnA, Pedro De Angeli* datino de la hieteriografia argentina, in Ettudios italiano en Argentina, Buenos Aires (1956).