Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; BUENOS AIRES ; DE ANGELIS PIETRO
anno <1957>   pagina <121>
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Gli archivi di Buenos Aires
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giovanili; il minuzioso studio critico sull'opera letteraria e giornalistica del nostro dovuto ad Enrique Arami; *) e, sovrattutto, il documentatissimo lavoro edito da Teodoro Bccu, in collaborazione con José Torre Rovello. 2)
H lavoro del Becù avrebbe dovuto tagliar corto per sempre a tutte le insinuazioni contro il De Angelis e sovrattutto all'accusa che continua a ripetersi e che ho rinvenuta tuttora viva e circolante negli ambienti culturali e archivistici di Buenos Aires, della provenienza furtiva, cioè, della documen­tazione dal De Angelis venduta al Brasile. Che, a suo tempo, prima del lavoro del Becù, la memoria ufficiale sull'Archivo general de la Nación ricordata all'inizio potesse farsi eco di una simile accusa, è ben comprensibile. Essa accennava infatti che, nel periodo del Rosas, il verdadero director del­l'Archivio divenne il napolitano De Angelis, che entronizado en la repar-tición por ci favor del tirano cometió graves abusos, acusandole mas tarde de haber vendido al gobierno del Brasi! gran parte de la rica documentación seleccionando las piezas mas importantes . Ma è strano che simili accuse pos­sano ancora oggi ripetersi, che, se esse vennero rispolverate, senza alcuno spi­nto critico e senza tener conto della documentazione in contrario, da Enricjue Gandia nel saggio su Las ideas politicas de Pedro De Angelis, 3) è anche vero che esse vennero ribattute vivacemente da un lavoro di Emilio A. Spinelli, P. De Angelis (La falacia de su leyenda negra ). 4)
Il torto dell'agile volumetto dello Spinelli è forse quello di esser venuto alla luce in piena epoca peronista e di esser improntato ad uno spirito di ec­cessiva simpatia per il Rosas, sotto la cui ferrea direzione se detuvo el proceso de disgregación de las Provincias unitas y se realizó la unidad na-cional. E poiché com'è comprensibile per un nobile ma malinteso spirito liberale e per conseguenza antirosista ad oltranza, non solo il periodo di Rosas è di nuovo sotto accusa, ma si riprendono a rispolverare senza prove le vecchie calunnie contro tutti i sostenitori del restaurador de las leyes, il De Angelis non gode di buona stampa.
Ciò è ben naturale: il fatto è che, dopo la battaglia di Caseros, la storio­grafia argentina 5) è passata alternativamente per varie fasi. La lotta tra federali e unitari lasciò strascichi che non fu facile sopire. E via via liberali o sostenitori della dittatura, revisionisti o antirevisionisti, illuminati dal-l' espiritu de mayo o dalla hispanidad, gli studiosi trasferirono sul piano storiografico la loro passione politica, finendo, senza rendersene conto, col rimettere a nuovo i vecchi argomenti che nel vivo della lotta era stato lecito usare come arma polemica, sicché le vecchie calunnie del Rivera Indarte o dell'Echeverria contro il De Angelis rispuntano e, se non hanno il soprav­vento, ricominciano ad aver qualche credito.
1) E. AHANA (U), P, <U A. (17B4~1859). Sa labor literarìa, histórko y periodistica, in Boletin de la Facilitati de Dercrho y Cienrius Sooiales de la Universitud Nacional do Buenos Aires, a. J, ti. S.
2) La Culer.cion de documento He P. De Angelis, Buenos Aires, 1941 (pubblicazione della Università, Facilitar] de Filosofia y Le tra s, Inst.it. de Jnvestigaciones hislóriuus, u. LXXV).
8) In Acusacion y defetua de Rota, Buenos Aires, La fucul tari, 1946.
*) Buenos Aires, editoria! Montana, 1954.
S) Sulla storiografia argentina, oltre e pio che i dac. noti voli, di R. I). GABBIA, llìstorìa de la hisioriografta argentina. La Piata, 1925, è da vedere ora, per giudizi e nottue bibliografiche più recenti, A. R. MOLINA, Mietane* argentina en lo arahivos europeo, Mexico, 1955.