Rassegna storica del Risorgimento

CADDEO RINALDO
anno <1957>   pagina <123>
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AMICI SCOMPARSI
RINALDO CADDEO
Il 21 settembre 1956, in età di 75 anni, è scomparso Rinaldo Gaddeo.
Nato il 19 dicembre 1881 a San Gavino Monreale, in provincia di Ca­gliari, iniziò giovanissimo la lunga carriera di giornalista, scrivendo apprez­zati articoli per L'Unione Sarda, La Piccola Rivista e La Nuova Sardegna,
Trasferitosi a Milano nel 1903, per quattro anni fece parte della reda­zione de La Lombardia! quindi, chiamato da Teodoro Mayer, passò al Pie-colo di Trieste. Rientrato nella metropoli milanese, divenne collaboratore de II Secolo, che dovette poi abbandonare, in seguito alle limitazioni alla libertà di stampa. Più tardi non mancò di pubblicare pregevoli studi di storia patria sulla terza pagina de U Corriere della Sera.
Ma Rinaldo Caddeo non fu solo un giornalista: ingegno vivacissimo ed aperto ad ogni interesse culturale, egli ha spaziato in più campi, lasciando ovunque traccia delle sue spiccate capacità d'indagine e di sintesi.
Qui mi limito a ricordare l'Amico scomparso quale storico del Risor­gimento, con riguardo, soprattutto, ai suoi lavori sui rapporti italo-sviz­zeri durante il secolo scorso e su Carlo Cattaneo.
Conoscitore, come pochi, della storia ticinese, il Caddeo, alcuni decenni or sono, ebbe la fortuna di avere a disposizione l'archivio di Alessandro Re­perti, il proprietario della Tipografia elvetica di Capolago, ed una raccolta completa delle opere uscite dai torchi della celebre officina . Quale frutto di un intelligente ed acuto lavoro di ricostruzione, nel 1931, pubblicò, coi tipi dell'Alpes, un grosso volume di 588 pagine su La Tipografia Elvetica di Capolago (1830-1835). Uomini* vicende, tempi; e nel 1934, con l'editore Bom­piani, un secondo di 472 pagine su Le edizioni di Capolago (1830-1853). Sto* ria e critica. Mentre il primo, alla luce di nuovi ed importanti documenti, narra le vicende della benemerita Tipografia, fiaccola e fucina di italianità nel periodo eroico del Risorgimento, l'altro, invece, è una bibliografia ragio­nata delle 493 pubblicazioni di Capolago, alla quale seguono il lungo arti­colo Nuovi studi sulla Tipografia elvetica. Il Risorgimento italiano e il Cantori Ticino e una appendice di cospicui documenti. Durante l'intervallo tra i due volumi menzionati, pubblicò dal Mondadori (1932) un libro su L'attentato di Orsini, Sono 275 pagine suggestive e di facile lettura che rievocano, in ogni momento* il famoso episodio del 1858.
Nel 1936-37, a conclusione di nuove e felici indagini, nell'Archivio sto­rico della Svizzera italiana, apparvero due suoi pregevoli contributi su Gian­senisti, giacobini e patrioti ticinesi prima della rivoluzione del 1798 e sullo Stato politico e morale del Ticino alla vigilia delle reazioni del 1799.
Successivamente (1939), nella Collezione storica del Risorgimento ita­liano, diretta da Arrigo Solmi, diede alle stampe, col corredo di un dotto commento, / primi anni del Risorgimento ticinese nella Cronaca inedita di Antonio Maria Laghi