Rassegna storica del Risorgimento

CADDEO RINALDO
anno <1957>   pagina <137>
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Libri e periodici
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vento francese in nostro favore, ma per alcuni altri elementi di molta maggior portato, tra coi: razione intrepida intelligente e costantemente operosa di due uomini di cuore, il maresciallo Radetzky e il conte Montecuccoli (il memoriale di questi, di ben diciotto fogli manoscritti, ebbe il suo peso sulle decisioni dell'Austria); le arti semplici, ma serene e franche, di un negoziatore di consumata esperienza, il conte di Pralormo; e, principalmente, la situazione generale, nella prima quin­dicina dei luglio 1849, a Roma, a Venezia, in Toscana, in Europa, che non per­metteva, indubbiamente, all'Austria di affrontare i rischi di un*altra guerra con la sicurezza della vittoria.
Le abbondanti pagine che il Filipuzzi dedica a questo secondo, travagliatis-BÙno, periodo della vicenda sono tra le più penetranti del denso saggio: saggio che, nell'insieme, porta un contributo prezioso alla nostra storiografìa risorgi­mentale per la singolare dovizia di notevoli dati nuovi e per la maturità del pensiero, congiunta a vivida chiarezza e a scioltezza di espressione.
MASINO CIRAVECNA
ALESSANDRO ASPESI, Tra due patrie. Vita di Alessandro fìixio; Milano, Gastaldi, 1956, in 8<>? pp. 186. L. 600.
Con penna facile, dopo l'interessante volumetto sul Custodi, l'Aspesi ha deli­neato un'attraente biografia di un altro italo-francese, fratello maggiore di Nino. Figlioccio del sottoprefetto francese Alessandro Stechs (era nato a Chiavari nel 1808, in terra dell'impero napoleonico), a quattro anni fu portato in Francia dal padrino, che lo considerò figlio adottivo e lo mantenne agli studi. Laureato in medicina, esordi nella vita politica, combattendo sulle barricate parigine durante la rivoluzione di luglio. Giornalista (collaborò al National, e insieme col Buloz fondò la Rcvue des Deux Mondes) e preparato scrittore di opere di carattere tecnico-agrario, legò il suo nome a fortunate pubblicazioni di agrono­mia; studioso di meteorologia compì ardile ascensioni in pallone; ma la sua fama è, soprattutto, quella di generoso liberale, pronto ad arrischiare la vita (come si vide nella rivoluzione di febbraio), di rappresentante della Francia a Torino dal marzo al maggio 1848, di prezioso fautore della politica cavouriana nel decennio.
L'Aspesi non reca documenti sostanzialmente nuovi, ma, grazie anche a testi­monianze di Enrichetta Bixio, già in possesso di appunti scritti dalla quarta e ultima figlia di Alessandro, Abeille, e di Giuseppina Bixio figlia di Nino, entrambe da lui conosciute personalmente, ha saputo darci un volumetto agile, che vorrebbe rinsaldare, nel ricordo di Alessandro Bixio, la fratellanza latina. T n
Ot-KAR REGELE, Feldmarschatl Conrad, Auftrag und Erfiillung 1906'1918i Wien/ Mùnchen, Verlag Herold, 1955, in 8, pp. 624, tavole 10, foto 50, fac-simili 16, tabelle 10, carte 4. Se. 158.
Sarà bene premettere che si tratta di un grosso volume, il cui contenuto rientra principalmente nel campo della storia propriamente detta militare. L'autore, già ufficiale supcriore effettivo nell'esercito austro-ungarico, per più anni addetto al servizio diplomatico, poi direttore dell'archivio di guerra di Vienna e infine direttore generale degli archivi dello Stato austriaco, aveva tutte le premesse, la preparazione, l'abito mentale e un enorme materiale di prima mano a sua dispo­si/ione per compiere un'opera esauriente sulla figura più eminente dell'ultimo ventennio della vita militare della vecchia monarchia danubiana.
Non è infatti una biografia del maresciallo Conrad von Hòtzendnrf. Il nostro pensa che se ne possa scrivere una appena fra alcuni decenni (18); scartata anche l'idea di una semplice compilazione di tutti gli studi già pubblicati sui problemi