Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; MARINA ; GRAZIANI LEONE
anno
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1957
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pagina
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785
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Intorno alla perdita della flotta a Venezia 785
della matrìcola. Ci sia, invece, lecito Paddurre alcuni fatti poco noti e che possono aver influito sugli avvenimenti ulteriori.
Non è privo d'interesse il segnalare che nel 1830,*) il Graziarli che era presidente della commissione estraordinaria del Porto incaricata del disarmo degl'II. RR. Legni reduci dal Levante, e Divisione del Porto , si era -visto affidate, in via interinale, le funzioni di Direttore dell'Arsenale. Con ordine presidiale del 1 ottobre 1844, egli riceveva indicazioni intorno alla necessità di creare in quella rada... de' corrispondenti fabbricati per riparo contro gli effetti del mare e le ostilità dei legni di guerra .a) L'8 marzo 1845, veniva destinato a fare parte di una commissione che deve trattare del riconoscimento da farsi sopra luogo del progetto di costruzione di un Porto a Fiume.3) Si preparava alla partenza, quando lo stato di salute di sua figlia peggiorò in modo tale da far temere una rapida evoluzione; chiese, quindi, ed ottenne, di essere esonerato dall'impegno.4) Appena fu promosso a capitano di vascello e non ancora avvertito di questa promozione fu inviato a Pola con doppia missione:in unione dell'assistente architetto Fa-diga, e del sorvegliante Martorello, stabilirà definitivamente i luoghi da collocare le piatteforme, le argane e le colonne per abbattere in carena una Fregata ... s) e farà parte di una commissione che sarà presieduta dal signor capitano di vascello de Buxatovich, comandante della Divisione Navale ... avente per iscopo lo stabilimento di un Telegrafo marino .6)
Questi vari incarichi mostrano a che punto i servizi del Graziami erano apprezzati, tanto come direttore dei movimenti e porto marittimo prima, che come brigadiere dei corpi marittimi dopo. Anche il tono di due biglietti mandatigli dal vice-ammiraglio arciduca Federico mostra che i suoi superiori dovevano tenerlo in particolare stima.7)
Non dobbiamo, quindi, meravigliarci se il 22 marzo esitò quando Manin gli diede il comando dell'Arsenale. Ufficiale dell'Impero austriaco, che aveva fedelmente servito durante più di trent'anni, poteva egli, senza il consenso del suo superiore, accettare una tale carica ? Non era la sua accettazione un venir meno alla fede giurata ? Tutte le testimonianze sono concordi.
1) Ordine Generale dell'Ecc. I. R. Comando Superiore della Marina, n. 161: Ommissis. Jl Sig.r Capitano di Fregata Scorditi] riassumerà eolla data d'oggi le sue funzioni di Direttore dell Arsenale le quali durante la di lui assenza vennero sostenute in modo degno d'encomio prima dal Sig.r Ten.te di Freg.ta Lombardo, e dall'altro Sig.r Granoni (1 loglio 1830).
2) Presidiale n. 170, integrato dall'ordine presidiale n. 185 del 7 ottobre (firmati Th. Friedrich, v. adm.).
3) Il decreto presidiale dell'arciduca Federico porta la data dell'8 gennaio (n. 51). Ma nel documento seguente (v. infra) si parla dell'8 marzo. Il numero 51 dovrebbe perciò risalire al
gennaio.
4) Rapporto di Oraziani all'arciduca Federico in data 13 marzo con relativa risposta dello stesso giorno (Presidiale n. 516).
5) Presidiale n. 2, in dato 5 gennaio.
6) Presidiale n. 7, in data 6 gennaio.
7) Due biglietti, senza data, e indubbiamente dello stesso giorno; Mercoledì mattina. Gaso Graziali i! La prego di spedire olle ore 9 a. xn. alla riva della mia casa la Batoli a della Direzione dei Movimenti senza Felze, perchè il mio fratello Alberto desidera vedere il ponte della Strada ferrata. Egli desidera che vi sia soltanto il suo armo. Tutto a Lei. A. D. Federico, coni. -eMercoledì sera. Caro Graziani 1 La prego di t'armi trovare la Battila bianca domani alle 7 (sette) Vz b. alla riva del mio palazzo a S. Vitale. Buona Sera. Federico .