Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; MARINA ; GRAZIANI LEONE
anno
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1957
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pagina
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788
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788 Robert 0. J. Vati Nagel
diversa, dell'accaduto, e non è forse inutile riferirsi a quanto scrìve per capire lo svolgimento degli eventi. Scrive lo storico austriaco: A tutti i comandanti autonomi furono diramati, sin dal 22 marzo, ordini di richiamo concisi, emanati dal capitano di vascello Oraziani; diceva questi che * in seguito al cambiamento di governo succeduto a Venezia * era stato nominato comandante provvisorio della * marina veneziana '; ordinava loro di raggiungere immediatamente Venezia con le navi a loro disposizione. Questi ordini erano firmati congiuntamente dal Manin * per il governo provvisorio ' *) .
È d'uopo soffermarsi un po' su questa testimonianza. I termini con coi il Graziarti notifica la sua nomina a comandante provvisorio della marina sono identici a quelli della circolare da lui diramata il 22 e pubblicata nella parte non ufficiale della Gazzetta Veneta del 23, in cui faceva noto che ai termini della convenzione firmata collo Zichy, di cui accludeva copia, i dipendenti della marina erano invitati a voler dichiarare se intendono continuar a prestar i loro servigi . Per l'esito di questa circolare ci è preziosa la testimonianza dell'alfiere di fregata von Tegetthof ohe, da Trieste, scriveva a suo padre: Eia groszer Theil der itaKeiiischenMarine Offiziere dient unter der Re-publikanischen Regierung. Emi gè Deutsche, unter diesen auch ich, nahmen die Entlassung und hefinden uns jetzt hier .2)
Non sappiamo, purtroppo, quale era il numero di protocollo della circolare del 22. Conosciamo, invece, il numero dell'ordine di richiamo mandato a tutti i comandanti esterni: recava il n. 3 Praes. Dal Comandamento provvisorio della Marina veneta. Il Benko von Boinik stesso rimane stupito del modo con cui questi ordini vennero inoltrati: semplicemente piegati, senza essere chiusi da un sigillo furono spediti con la posta ordinaria, recante all'esterno la menzione Praes. N 3 Dal Comandamento Provvisorio de la Marina Veneta. Urgentissimo . 3) Per lo storico si tratta di un errore incomprensibile che si può solo spiegare col fatto che i veneziani erano durch die unerwarteten Erfolg der Sache ihrer Partei geblendet .4)
Ma le indicazioni che Benko ci dà sono o paiono almeno in contraddizione con ciò che vien detto intorno alla fiotta di Pola. I testimoni sono tutti concordi: i dispacci di richiamo della fiotta di Pola furono affidati al MafFei, capitano dell'Arciduca Federico, dal governo provvisorio del Correr. In quali circostanze ? È d'uopo riportare la testimonianza del Cornelio: H Generale comandante la Guardia civica mi spedi alle sei e mezzo l'ordine di condurre il conte Palffy e la sua famiglia a bordo del batello a vapore del Lloyd. Feci a quest'uomo ritenere due gondole, e una terza ne inviai con un certo numero di guardie civiche, per occupare militarmente il bastimento. Alle sette e mezzo invitai il conte Palffy a discendere; Pietro Correr, capo del sestiere di Cannareggio, Matteo Persico ed io l'accompagnammo sul batello a vapore ma arrivatovi, trovai l'ordine di non lasciar partire, prima che la commissione governativa non avesse spedito certi dispacci, che dove*
1) BENKO VON BOINIK, ap. eh., p. 118.
3) Ibidem.
8) Ibidem.
*) Ibidem. Sì Confronti col parere di Teresa Manin: è bensì vero, che la facile nostra liberazione ci tese troppo fidenti e fece a molti commettere degli errori. In ALBERTO ERRERÀ E CESARE FTNZI, La vita e i tempi di Daniele Manin, Venezia, Anlonclli, 1872, n. 366.