Rassegna storica del Risorgimento

DALMEDICO GIUSEPPE GIACOMO ; GARIBALDINI
anno <1957>   pagina <794>
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Federico A. Perini-Bembo
la finezza e la sagacia dell'osservazione, per la garbatezza sottile e felice dell'improvviso motteggiare... Quanti lo conobbero scrisse alla sua morte, avvenuta il 26 dicembre 1896, l'aw. Cecconi *) serberanno sem­pre grata memoria di quel vecchio dallo spirito lucido e fino che ebbe nella sua vita due precipui culti, Venezia e Niccolò Tommaseo .
Riassoggettata Venezia all'Austria, nel 1849, Angelo Dalniedico si ap­partò fra le mura domestiche e, riprendendo con amorevole cura il coordi­namento e la continuazione della sua opera di pareiniografo e valente fol­clorista sui proverbi e sui canti veneziani,2) riallacciò con accortezza e con fede non comuni il collegamento con altri patriotti per cospirare contro Foccupatore straniero. ?
Fu in questo clima e in questo ambiente 4) che nacque a Venezia, il 7 aprile 1851, il figlio Giuseppe Giacomo, per consuetudine sempre poi chia­mato col suo secondo nome.
i) VcS. in Marzocco del 3 genn. 1897, a orina Tii. Neal, giornale che usciva a Firenze, dove solo negli ultimi anni della sua vita Angelo D. si era trasferito con la moglie e il figlio Giacomo, andando ad abitare nella casa medesima già del Tommaseo.
2) Nei 1857 uscirono, per i tipi di G. Antonelli, i Proverbi veneziani raccolti da Angelo Daìmedico e raffrontati con quelli di Salomone e co* francesi. Edizione a beneficio degli Asili infantili, in -8, pp. VHI-126.
Del 1872 sono i Canti del popolo di Chioggia, stampati a Venezia dall'Antonelli nel 1872;
altre sue pubblicazioni meritevoli di menzione furono Cristo in Vaticano ; La libertà del
pensiero ; Prose e versi (Ubbie popolari veneziane sul matrimonio). Tradizioni popolari ve­nete, Venezia, Antonelli, 1870, in 16, pp. 57; La massoneria e la Repubblica di Venezia e La massoneria nelle Donne curiose di Goldoni, estratti dalla Strenna della Rivista della Masso­neria Italiana, Roma, Civelli, 1891, in 8, pp. 28, pubblicati per le nozze Guetta-Scarpatti; // grido di Candelari, versi, Venezia, 1888, in 8; Il Giorgione Statua colossale di marmo di Augusto Benvenuti Sonetto, Venezia, 1878; Della fratellanza dei popoli nelle tradizioni comuni Saggio poliglotta, Venezia, Tip. dell'Adriatico, 1886, in 8; Rosettina Tradu­zione popolare veneta in versi (per le nozze Bonaldl-Finzi), Venezia, Tip. Kirchmayer e Scozzi, 1878, in 8; ecc...
3) Mi ha indicato il figlio Giacomo, in fondamenta della Madonna dell'Orto, una casa isolata che si protende verso la laguna; questa casa era stata per lo più disabitata perchè ritenuta convegno degli spiriti , tanto da venir ancor oggi chiamata e casino degli spi­riti . Orbene suo padre Angelo sotto l'Austria si era più volte colà riunito con altri con­giurati, fiduciosi che la tradizione popolare contribuisse a non farli disturbare dalla polizia austrìaca.
Altro luogo di ritrovo era stato il convento francescano di S. Michele, che nel 1848-9 aveva già dato fulgidi esempi di patriottismo, sia staccando numerosi padri quali cappel­lani militari negli ospedali od alfieri nei battaglioni dei volontari, sia servendo da rifugio (protetto dall'immunità del cimitero, segnalata con una bandiera nera) a numerose famiglie sinistrate o sfollate, alle monache agostiniane di Murano, ad ammalati a causa del colera che nel giorno di S. fiocco del 1849 aveva falcidiato ben mezzo migliaio di vite umane, così che non si riuscivano a seppellire i cadaveri
Col priore di quel convento, padre Amodio Maggia da Mouselice, Angelo D. aveva stretto una schietta amicizia.
*) Un aspetto apprezzabile e caratteristico della famiglia Daìmedico è stato sempre quello dell'assenza di pregiudizi, esclusivismi, partigianerie di qualsiasi natura. Lo stosso An­gelo, nonostante l'origine ebraica a pur non avendo inni risparmiato critiche e frecciate all'indirizzo di appartenenti al clero, anche ragguardevoli, ogniqualvolta la sua coscienza ne disapprovava qualche atteggiamento, annovero tuttavia nel clero stesso amicizie profonde., Nel 1849 ad esempio si era molto adoperato per far eleggere dal popolo, il 29 gennaio, quali rappresentanti* i seguenti ecclesiastici, che egli considerava fra lo persone umiche e che ot­tennero poi i suffragi qui sotto indicati (come risalta da un vecchio appunto del medesimo Daìmedico): nel 5 collegio elettorale i cittadini padre Antonio Tondelli con voti 659 e pur-