Rassegna storica del Risorgimento
DALMEDICO GIUSEPPE GIACOMO ; GARIBALDINI
anno
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1957
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pagina
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799
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Giuseppe Giacomo Daini edico 799
taglia d'argento dal Comitato della facciata del duomo di Firenze, con medaglie d'argento e di bronzo dal sindaco e con medaglia di bronzo dal Circolo degli Artisti nel maggio 1887.
Pur come console onorario della Repubblica Dominicana non si limitò all'etichetta, ma con intelligente fatica preparò e pubblicò una ricca monografia sulla città e sulla provincia di Firenze nei settori agricolo, industriale, commerciale ed artistico, corredata da numerose tavole illustrative, allo scopo d'incrementare le importazioni e le esportazioni fra quella Repubblica del CentroAmerica e Firenze, rivelandone reciprocamente aspetti caratteristici e prodotti e manufatti tipici. L'opera, inviata al ministero degli affari esteri a San Domingo (oggi Cindad Trujllo), riscosse il plauso dello stesso presidente di crucila Repubblica ed, anche in Italia, ottenne elogi dalle massime autorità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri del tempo, on. Crispi. T)
Nel 1892 l'Esposizione italo-americana di Genova gli conferiva il Gran diploma d'onore per tale monografìa. Anche negli anni seguenti egli si prodigò nel campo degli scambi commerciali italoamericani, così che il 27 maggio 1894 proprio per queste specifiche sue benemerenze gli furono conferite le onorifiche insegne dell'Ordine della Corona d'Italia.
Nel novembre 1889 Giacomo fu tra i promotori del Comitato fiorentino della Società nazionale Dante Alighieri ; il 23 marzo 1891 patrocinòla Scuola libera di recitazione in Firenze, con lo scopo di attrarre sempre più il pubblico verso il teatro, che egli considerava strumento efficacissimo per la formazione morale e nazionale ; il 7 febbraio 1892 egli fu nominato socio onorario e gli venne rilasciato un diploma di benemerenza per l'opera spiegata da vari anni a favore dell'Alleanza universale per l'infanzia, con sede centrale in Firenze; nello stesso anno fu eletto segretario della Società di M. S. fra i reduci garibaldini (in Firenze).
Ritornato nello stesso anno a Venezia, vi riprendeva la usata fatica in seno alle associazioni combattentistiche e, dal 24 aprile 1896, l'incarico dispendioso (per il modo come lo espletava...) di revisore dei conti nella Società reduci garibaldini.
Intensificò in pari tempo la sua attività pubblicistica, assumendo a decorrere dall'aprile 1892 l'ufficio di corrispondenza del giornale fiorentino TI Commercio Toscano', l'anno appresso, in occasione del pellegrinaggio del 2 giugno alla tomba di Garibaldi, recandosi a Caprera quale inviato del popolare e diffusissimo quotidiano II Gazzettino (il cui fondatore e direttore Tal amini era divenuto di Giacomo devoto e sincero amico); dal 2 mag-
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1) Doviziosi di elogi specialmente il Console generale domenicano in Roma F. Man selli, il Prefetto di Firenze* il .Sottosegretario agli esteri A. Damiani, il Ministro del commercio on. Grimaldi, oltre il Presidente Crispi. La stampa ne trattò diffusamente; ved. tra l'altro: dì Firenze 11 Fieramotca (27-28 maggio e 4 ghigno 1888), La Nazione (27 e 30 maggio e 2 e 7 gnigno 1888 e 25 marzo 1889), La Domenica (8 loglio 1888), La Vedetta (5 e 6 giugno 1888); di Roma La Tribuna (31 maggio 1888), Il Diritto (1 giugno 1888), La Riforma (2 luglio 1888); di Napoli La Fona (8 giugno 1888); di Venezia VAdriatico (29 giugno 1888).
Anche in altri campi il Dalmodico n'era reso benemerito della citta di Firenze, come per esempio nel 1887, quando si trattò di studiare l'impianto di una centrale elettrica; egli allora, d'accordo con la Società Mende, Ernst e C. di Torino, presentò alcuni progetti ohe furono particolarmente apprezzati ed utilizzati.