Rassegna storica del Risorgimento
DALMEDICO GIUSEPPE GIACOMO ; GARIBALDINI
anno
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1957
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pagina
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805
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Giuseppe Giacomo Dalmedico 805
si guadagna vicino] anca una svanzega ; oppure: Una volta se andava al ruagazen [vale per osteria] a ciapar la baia; adesso che non ghe xc vin, la baia vien a trovarne a casa . Si sa infatti che il vino era divenuto ben scarso, tanto che un po' causticamente si mormorava: Soto ai Veneziani, / vin da dies'ani; / co' Manin e Tommaseo, / acqua e aséo [aceto] .]) Cartelli di questo genere divennero numerosi in casa Dalmedico, che a poco a poco assunse la fisionomia di una mostra risorgimentale a base di cimeli e storia aneddotica murale.
Fra l'altro ho innanzi agli occhi, appeso alla parete, il manifesto originale dello stato d'assedio proclamato dagli Austrìaci nel 1849, appena rioccupata Venezia, ad oggetto [come vi si leggeva stampato] di recare la con-solazione e la pace ; sotto, un cartello di Giacomo recava scritto: Ed i Veneziani, consolatissimi, a cantare...: Lengua che non se intende, / carta che no se spende, / baie e legnae che svola... / Governo che consola ! .
Ad un amico caricaturista fece fare il disegno di una vecchia mendicante, nell'atto di raccogliere da terra un proiettile; in calce vi appose la scritta: Vardè quela bon'anema de Radetzki com'el fa la carità 1 . 2)
1) Versi del genere si coniarono un po' ovunque e 'sono tuttora in voga; ne lessi a Firenze (fra le stampe della Mostra di Firenze capitale, organizzata due anni fa a Palazzo Fitti) ed /altri ai trovano al Correr di Venezia, come: Co Sammarco comandava, se disnava, se cenava;/ Coi Francesi, bona gente, se disnava solamente;/Co la casa de Lorena né se diana né se cena 1 .
2) La Raccolta Dalmedico è tra le più cospicue che abbiano arricchito il Civico Museo Correr di Venezia. L'inventario, accuratissimo, del prof. Mario Brunetti, compilato per il museo, elenca numerosi ritratti, senza o con cornici argentate o dorate, acquarelli ad olio, piccole tele dell'epoca; bandiere; uniformi e indumenti militari; medaglie svariatissime, armi e munizioni; bolli e timbri; piatti ed oggetti casalinghi istoriati con simboli e scene risorgimentali; ingegnosi lavori di prigionieri; sculture e miniature; giocattoli, e soldatini di varia foggia; ceppo, piastra e parte di catena che servirono per legare gli arti inferiori del Mazzini nel 1830-31 nelle carceri della fortezza di Savona, dove quel grande pensatore maturò l'idea della Giovine Italia , emblemi e documenti, ecc. ecc. Complessivamente si tratta di circa mezzo migliaio di pezzi o serie distinti, diversi dei quali si trovano esposti al pubblico.
Ad esaminarla il comm. Bruno Fornaciari, commissario straordinario del Comune di Venezia nel 1926, aveva incaricato il Direttore del predetto Museo, dott. Bicciotti Bratti, unitamente al conte Mario Nani Mocenigo ed al preside prof. P. L. Bambaldi (f. n. 48162-Div. IH in data 161X11926 del Comune di Venezia). Questa commissione riferì in inerito il 15 giugno 1926; la relazione conservata agli atti del Musco Correr è particolarmente interessante sia per le considerazioni incondizionatamente positive, che, specialmente, per talune riserve in essa contenute, le quali giovano a meglio far risaltare nella sua vera luce la figura di Giacomo Dalmedico, che si caratterizza fra gli epìgoni dello tìpiche generazioni del nostro Risorgimento, definitivamente scomparse con la seconda guerra mondiale.
Premesso che la commissione aveva dovuto effettuare ben quattro sopraluoghi, data la non indifferente raccolta di oggetti o curiosità storici, la relazione esprime hi propria ammirazione per 1* encomiabile cura e diligenza con la quale il Dalmedico ha riunito e conserva tali memorie : ciò che si spiega facilmente ricordando come egli e i suoi familiari abbiano preso parte vivissima ai moti che iniziarono o avviarono all'unità mazionalo . Giudìzi positivi particolarmente notevoli sono formulati per alcune parti della raccolta come ad esempio la serie iconografica di personaggi importanti per il periodo del nostro Risorgimento. Così va ricordata la collezione di carta moneta di varie citta italiano... per. la serie dì studi e bozzetti originali, eseguiti dal Pividor, incaricato dal Governo Provvisorio di Venezia del 1849-49 di apprestare disegni a simile intento . Nemmeno e do trascurare la piccola collezione di stampe e di fotografìe ricordanti avvenimenti e personaggi del campo che si considera . Fra gli autografi e di personaggi insigni come Mazzini, Manin, Tommaseo, Verdi, Crispi, Carducci , la commissione ritiene pia particolarmente apprezzabile nno del Mazzini anche dal lato politico per il suo contenuto ; fra i documenti storico-politici o letterari