Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MANIN DANIELE
anno <1957>   pagina <830>
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LIBRILE PERIODICI
Bibliografia della Repubblica Romana del 1798-99, a cera di VITTORIO E. GIUNTELI.*; Roma, Istituto di Studi Romani, 1957, in 8, pp. XLIH-195. L. 1000.
Non sta al recensore sottolineare i pregi ed il valore di questa bibliografia : chiunque abbia un minimo di pratica di lavori bibliografici o abbia anche solo sperimentalo nelle nostre biblioteche le difficoltà pressoché insormontabili alle quali va incontro lo studioso per rintracciare la pubblicistica del triennio rivolu­zionario (e con ciò passiamo già sotto silenzio tutta la parte studi quasi altret­tanto difficile a raccogliersi) si rende, infatti, conto a prima vista dell'estrema impor­tanza di quest'ultima fatica di Vittorio Emanuele Giunteli. Al recensore resta, al massimo, congratularsi con il curatore e l'editore per il loro coraggio e per la consapevolezza di ciò che deve intendersi oggi per cultura. Ogni lode ed ogni osservazione critica che nel caso concreto non potrebbe andare oltre qualche rarissima integrazione, tanto poco importante da costituire, tutt'al più* civetteria d'erudito ci sembrano pertanto assolutamente superflui. Al massimo si potrebbe osservare che fatto trenta il G. avrebbe potuto fare trentuno e, con la sua cono* scenza dei problemi del Settecento romano, avrebbe potuto ampliare la parte dedicata alla crisi del potere temporale (insistendo, per esempio, di più. sulla crisi economica dello Stato della Chiesa nella seconda metà del secolo, sul movi' mento delle idee e sull'organizzazione massonica). Ma forse ciò era nelle sue intenzioni e solo motivi editoriali glielo hanno impedito.
Pertanto limiteremo il nostro esame al saggio introduttivo premesso dal G. alla bibliografìa. Esso, infatti, costituisce un contributo di prim'ordine alla discussione in corso attorno al triennio rivoluzionario ed alla valutazione dei suoi aspetti ed assume pertanto un valore ed un interesse storico generale che va ben oltre la ristretta schiera dei romanisti e degli studiosi della prima Repubblica Romana. Con la sua premessa il G. trae a nostro avviso le conclusioni del suo ormai decennale lavoro attorno ai problemi del '98-'99 romano, indica alcune direttive ulteriori di studio e, ancora, articola, sulla base di tali conclusioni, una serie di indicazioni metodologiche di notevole interesse, valide in buona parte non solo per le Provincie meridionali dello Stato della Chiesa, ma per tutta l'Italia del triennio.
Per brevità non di tratterremo sulle direttive ulteriori di studio (misura e conseguenze della vendita dei beni ecclesiastici, vita dei singoli dipartimenti, caratteristiche del ceto politico-amministrativo repubblicano, cause e significato dell'insorgenza, profili biografici dei maggiori esponenti del nuovo regime, soprav­vivenza dopo il 99 di motivi e di focolai repubblicani, ecc.) : non possiamo, infatti, che essere pienamente d'accordo con il G. In alcuni casi siamo convinti, anzi, che studi del genere porteranno a scoperte di notevole interesse. A proposito dcll'ul timo tema di studio su accennato sì dovrebbero, per esempio, approfondire le figure di Domenico Calisii (coinvolto nei moti antifrancesi di Bologna del 1802) e soprattutto di Giovan Battista Agretti (coinvolto durante l'Impero due volte nelle cospirazioni antinapoleoniche e, nel 1812, quasi certamente in rapporti con il gruppo del Malet) ; non ci meraviglieremmo se da una indagine in questo senso scaturissero interessanti e sin qui insospettati legami tra i superstiti dell'ala estrema repubbli­cana del *98-*99 ed il mondo settario unti e post napoleonico: nella congiura del Cornei li di Stuckenfeld del 1814 ed in quella della Guelfia del 1817 furono certo coinvolti Michele Mallio ed il Girami ed approfondendo le indagini nelle direzioni indicate dal Paletta e dal Berti non dovrebbe essere impossìbile trovare elementi