Rassegna storica del Risorgimento
CONGRESSI STORICI ; SALERNO
anno
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1957
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pagina
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889
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Vita deiristituto
889
dei rappresentanti della Camera e del Senato, dell'Accademia dei Lincei, del Cornile International dee Sciences Historiqucs, della Giunta Centrale per gli studi storici, di latitati storici italiani e stranieri (a nome di questi ultimi li a pòrto un saluto il prof. R. Van Nuffel, segretario del Comitato belga del nostro Istituto), si è svolta la seduta inaugurale, nel magnifico Salone dei marmi del Palazzo municipale, durante la quale il prof. Nino Cortese, dell'Università di Napoli, ha tenuto la commemorazione ufficiale di Carlo Pisacane. Gli appianai die hanno accollo la nobile orazione del vicepresidente dell'Istituto si sono rinnovati nel pomerìggio dello stesso giorno, quando il prof. Ruggero Moscati, davanti ad un imponente uditorio, ha svolto la relazione sul tema fondamentale del Congresso, La crisi finale del Regno delle Due Sicilie . La discussione di alto livello, alla quale ha partecipato l'on Fiorentino Gullo, sottosegretario all'Industria e Commercio, e le trenta comunicazioni particolari, hanno confermato la validità del* l'indirizzo adottato per le nostre riunioni in questi ultimi anni, concentrare, cioè, su un unico tema di particolare interesse i lavori scientifici, escludendo rigorosamente ogni pur suggestiva evasione in altri campi.
Non è facile, indubbiamente, persuadere tutti che la storiografia risorgimentale ha, oggi, interessi e problemi diversi da quelli prevalenti cinquantanni fai Ma è già motivo di conforto vedere che, sia pure con qualche contrasto e con qualche resistenza, le vestali del mito e i pretoriani della scienza cercano sempre più. un terreno d'intesa comune. Malcontenti e insoddisfatti ce ne sono e ce ne saranno sempre, ma, a conforto, potremo ricordarci che ce n'erano anche in passato e che certe scoperte, certe pretese, certi orgogli che crediamo di oggi non erano mancati ieri. Qualche lamentela per il tono o il gusto di alcune comunica zioni suggeriva ai più vecchi il ricordo di una pagina antica della Rassegna. Nella quale, quasi un quarto di secolo fa (1933), si poteva leggere, testimonianza della insoddisfazione e della speranza di un gruppo di giovani, o quasi, di allora: Si parla tanto contro le agiografie patriottiche, si protesta da ogni parte contro la tradizionalità di certe vedute, ci si lamenta dell'odor di rinchiuso che si respira ancora nella storiografìa del Risorgimento, ma poi, gira e rigira, la maggior parte degli studiosi è sempre fissa a quel certo modo di intendere e di agire*.. Se le lasciassimo un po' da parte le biografie standard, fatte tutte sulla falsariga di : Tizio nacque a...; fin dai più teneri anni si dimostrò ecc....; la polizia pontificia (o borbonica, o austriaca) lo teneva d'occhio; si ascrisse (oppure non) alla Carboneria; idem alla Giovine Italia; prese parte (oppure non) ai moti del '20-'21 ; idem del *31; andò (oppure non) in esilio; conobbe Caio, Sempronio e Mevio; prese parte (oppure non) alle campagne del '48 ecc. ecc.-; mori d'una palla in fronte a... col nome santo ecc. sulle labbra; oppure, se non mori, riprese a cospirare, fu (o non fu) con Garibaldi; e finì senatore del Regno. Aria, aria! . Per questo, forse, otto anni dopo, due studiosi che dovevano gran parte della loro meritatissima fama alla storia del Risorgimento, ne proponevano la soppressione come disciplina universitaria.
Magnifico contorno ai lavori scientifici la gita a Sapri, per ricordare Carlo Pisacane e i suoi compagni sul luogo del drammatico approdo, la cerimonia in onore di Michele Pironti, la visita alle superbe reliquie di Paestum, i ricevimenti del Municipio, della Direzione dell'Istituto Superiore di Magistero, del Casino Sociale, la cena offerta dagli enti cittadini, l'Oreste alfìeriano nell'interpretazione di Vittorio Gasstnan, altro generóso dono del Comune.
La perfetta mostra documentaria, allestita nell'Archivio di Stato, ha dato nuova conferma dello spirito di collaborazione e della solidarietà operante che legano da anni il nostro Istituto e l'Ufficio centrale degli archivi di Stato, ed ha interessato straordinariamente 1 visitatori, guidati personalmente dal prof. Gassose, ideatore e organizzatore sapiente. Come la presenza degli inviati delle Dire, zioni generali del Ministero della Pubblica Istruzione ha di nuovo messo in