Rassegna storica del Risorgimento
CERACCHI GIUSEPPE ; GIACOBINI
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1958
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Renzo De Felice
la documentazione già nota ed integrandola con alcuni documenti d'archivio ed a stampa che sino ad oggi non sono mai stati utilizzati. Molto ancora vi è da fare. Speriamo che questo primo contributo stimoli qualcuno ad una più. particolare ricerca, tanto più che, a mano a mano che Io si studia, il personaggio appare sempre più degno di attenzione.
Connessi alla biografia del Matera sono infatti svariati problemi di carattere più generale e di particolare interesse. Innanzi tutto con Pasquale Matera facciamo la conoscenza con un tipo poco noto di giacobino italiano: quello del Matera ci sembra infatti nonostante la scarsezza di documentazione uno dei pochi casi nei quali si può parlare a ragione di giacobinismo. Del giacobino che non svolge la sua azione politica prevalentemente nell'ambito civile ed amministrativo dei nuovi regimi, ma nell'ambito militare, come ufficiale della Armée prima e dei costituendi eserciti nazionali poi, e che in tale veste rappresenta uno dei tramiti più efficaci dell'azione di difesa della causa italiana tentata in quegli anni dall'estrema repubblicana presso alcuni generali meno succubi alla politica del Direttorio; del giacobino che, per questa sua tipica formazione, più realisticamente di altri vede sempre nell'esercito francese il fattore determinante della democrazia italiana e che, pertanto, anche nelle circostanze più difficili, non si fa mai suggestionare da soluzioni alla Lahoz, apparentemente eroiche, ma in sostanza reazionarie.
In secondo luogo, la figura del Matera ci sembra d'interesse in questo momento in cui si discute delle origini dell'idea dell'unità d'Italia: con essa infatti ci troviamo, ancora una volta, di fronte ad uno di quei cast sempre meno sporadici ad una indagine accurata di unitari della prima ora, cioè di unitari il cui unitarismo è anteriore al delinearsi del contrasto fra patrioti italiani e occupanti francesi. Senza dire che proprio in essa è possibile anche cogliere una delle tipiche caratterizzazioni che contraddistinguono il nostro giacobinismo: la connessione del radicalismo sociale e della consapevolezza unitaria.
I Matera ci si presentano come una tipica famiglia della borghesia intellettuale siciliana del XVIII secolo. Piccoli artigiani trapanesi intagliatori di legno, nel secolo precedente si erano dedicati soprattutto alla produzione di statuette per presepe. A cavallo tara i due secoli, godettero di un momento di celebrità grazie alla rinomanza che uno di loro, Francesco Matera (1653-1718), si guadagnò con le sue sculture lignee. Le loro migliorate condizioni economiche e il contatto con gli ambienti più elevati della società locale, li spinsero con il nuovo secolo verso le professioni liberali. Più d'ogni altra furono attratti dalla medicina. Medici furono infatti il nonno Giuseppe, autore di un grosso trattato sull'uomo e il padre Francesco, medico militare. Ad una famiglia di medici apparteneva anche la madre, Lucia Ma-Iato, trapanese anch'essa. Pasquale Matera nacque a Sortano piccolo paese presso Siracusa, ove il padre prestava servizio il 28 settembre 1768.
Giovanetto fu mandato a Palermo a studiare medicina presso uno zio materno, Giuseppe Malato (il fratello minore abbracciò invece la carriera ecclesiastica). Fu a Palermo dove egli divenne con tutta probabilità massone, ma non è del tutto da escludersi che i primi contatti con l'ambiente massonico potesse averli avuti sin dal tempo del suo soggiorno a Siracusa. In tutta la Sicilia infatti la massoneria era in quell'epoca molto sviluppata