Rassegna storica del Risorgimento
CERACCHI GIUSEPPE ; GIACOBINI
anno
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1958
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pagina
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15
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Ricerche storiche sul Giacobinismo italiano 15
trante nel bando del Direttorio. Non è però da escludersi che trovasse subito Ospitalità e protezione presso qualche comando francese. Ciò che è sicuro è che, nonostante il bando, ben presto egli fece la sua apparizione a Milano, dove secondo il Trouvé *) si sarebbe subito unito al gruppetto di uni-taires e di exagérés che si affollava attorno al generale Brune. Ma la rentrée vera e propria egli la fece in novembre, quando lo Joubert tornò a Milano dall'Olanda in qualità di nuovo comandante in capo l'Armata d'Italia e lo prese presso di se affidandogli varie delicate incombenze e missioni. Tra queste la più importante fu certamente quella a Torino con il gen. Grouchy, in occasione dell'abbattimento della monarchia piemontese. In tale circostanza, anzi, sembra che il Matera abbia avuto un ruolo così importante nell'abdicazione di Carlo Emanuele IV 2) da essere ricompensato dai democratici piemontesi con un regalo di 100.000 lire (30.000 in contanti ed il resto in cambiali). Sebbene lo Joubert si fosse subito rivolto al Direttorio per ottenere l'abrogazione del decreto del 19 messidoro e la piena riabilitazione del siracusano, è chiaro che, sino a quando tutto ciò non fosse stato ottenuto, il Matera dovesse cercare di salvare la faccia al suo amico e protettore. Si spiega in tal modo perchè in questo periodo egli celasse la sua vera identità assumendo lo pseudonimo di Roccabruna (o, alla francese, Ville-brune),3) Dopo la missione del Matera a Torino però continuando Parigi a nicchiare lo Joubert decise di rompere gli indugi. Scrisse una nuova lettera al Direttorio tessendo l'elogio del siracusano e chiedendo di poterlo impiegare ufficialmente e dargli un grado nell'esercito francese. A tale richiesta, inserita dallo Joubert insieme a varie altre e accompagnata dalla minaccia, in caso di non accettazione, della presentazione delle sue dimissioni, il Direttorio, seppur a denti stretti, si vide costretto, alla fine, a dare risposta favorevole. In una lunga lettera del Direttorio allo Joubert del 17 dicembre '98, tra molte altre cose, si legge infatti: *)
Enfin, d'après le compte que vous rendez de la valeur et des services dn citoyen Matera, le Directoire cxécutif ne met aucune opposition à ce que vous l'employez d'une manière activc. Il vous observerà seulement qu'il ne doit pas ótre envoyé dans l'armée de Rome. Vous sentez que son séjour entralnerait de gravcs inconvénients dans un pays où il a été l'occa-sion d'un éclat tres fàcheux entre les divcrses autorités qui existaicnt alors à Rome .
Se questa era la vittoria del gen. Joubert sul Direttorio era però anche la più bella sentenza di assoluzione che il Matera potesse mostrare ai suoi
1 ) P. MAIION, Eludila sur lei ormiti du Directoire. Joubert à Varmèe d'Indie; Cltampionnet à l'armée de Rome {ottobre 1798-janvier 1799), Pari, 1905, p. 462.
*) C. BOTTA, Storia d'Italia dal 1709 al 18U, IV, Capologo, 1838, p. 141; N. BIANCHI, Storia della monarchia piemontese dal 1773 al 1861, II. Uomo-Toriuo-Fircnze, 1878, pp. 711 e 730; D. CASOTTI, Storia della Corte di Savoia durante la Rivoluzione e l'Impero francese, I, Torino-Roma, 1892, p. 481 e II p. 7.
9) Qualcuno ha pensalo che si trat tango di un titolo fumi ale dei Matera. Per quante ricerche abbiamo fatto, non ci è stato perà possibile trovare nuuu a conforma di questa tesi. Siamo, pertanto, piti propensi credere che lo pseudonimo provenga invece dal ricordo della località di Koquebrune, Bulla rivière, dove il Matera dovette fare nel '93 Io uè prime esperienze dì nomo libero.
4) P. MAJION, OD, cit., p. 461.