Rassegna storica del Risorgimento
1917 ; SOCIALISMO
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1958
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Il socialismo torinese ed i fatti dell'agosto 1917 61
Non. è sempre facile seguire Fattività degli intransigenti e cogliere la effettiva portata delle loro velleità rivoluzionarie, poiché mentre la stampa socialista è largamente censurata, le notizie confidenziali raccolte dalle autorità locali sono spesso di provenienza tutt'altro ohe sicura e vanno accuratamente vagliate. D'altra parte se volessimo seguire momento per momento questa azione di propaganda dovremmo spesso ripeterci, poiché gli oratori più infiammati continuano a ribadire ed a predicare la necessità di una azione di forza del proletariato, il dovere del partito di prendere l'iniziativa e, più tardi, l'opportunità di seguire l'esempio russo.l) A noi basterà toccare i momenti salienti di tale propaganda, in modo da cercare di scorgere l'eventuale legame con i fatti d'agosto.
L'11 aprile in un numeroso comizio nel grande salone dell'Associazione generale degli operai il segretario della camera del lavoro Dalberto invitava gli operai a tenersi pronti per il momento in cui i dirigenti li avessero chiamati all'azione: solo la rivoluzione poteva dare al proletariato la fine della guerra ed il benessere. 2J Ai toni piuttosto violenti degli intransigenti si opponeva in questo torno di tempo un'attiva propaganda per la pace compiuta dalla commissione esecutiva in termini quasi legalitari e comunque scevri di eccitazione. Infatti in un manifestino diffuso intorno al 19 maggio la commissione esecutiva, dopo aver ricordato l'opera già svolta secondo le direttive del partito, incitava tutte le organizzazioni ed i circoli operai ad una attiva collaborazione nella diffusione dell'idea della pace: ce La voce della necessita della pace deve risuonare dappertutto, nelle nostre assemblee, nelle fabbriche, nei ritrovi, nelle famiglie, deve essere il pensiero, la volontà costante dei socialisti e di tutto il proletariato, il quale se domani il governo vorrà deludere le sue speranze, saprà far sentire la propria voce di protesta con forza ed energia.3) Probabilmente si deve alla linea moderata della commissione esecutiva se in occasione del primo maggio le manifestazioni dei lavoratori torinesi si svolsero relativamente tranquille, anche se un certo numero di essi venne arrestato per le vie; ma è opportuno osservare come nelle assemblee e nei comizi piuttosto frequenti del maggio e del giugno sia proprio l'ala estremista a prevalere. Sono le voci dei Barberis, Rabezzana, Dalberto, Giudice, Zocca a dare il tono a tali riunioni, pur non mancando ovviamente gli oratori meno violenti.
H 5 maggio in un comizio pomeridiano alla camera del lavoro il Barberis inneggiava alla rivoluzione russa e polemizzava col prof. Mondolfo, che era intervenuto prima di lui a parlare, accusandolo di ritardare colle sue sofistiche e moderate argomentazioni il compito essenziale del proletariato italiano ossia la rivoluzione.4) Il 12 dello stesso mese una imponente adunanza di
1) Nel suo rapporto del 24 marzo 1917, che è la risposta alla lettera di Vigliala del 12 dello stesso mese, il prefetto riferisce fra l'altro: al presente si tratta di un periodo di prepara* adone al quale lavorano, con moltissima lena, colla stampa, eoi comizi privati, colla propaganda minuta ed alle volte indiretta, i più genuini o pericolosi rappresentanti della tendenza rivoluzionaria antibellica, come la Maria Giudico, il Barberis Francesco, il Rabezzana Pietro (fiduciari del Partito), per preparare le masse ad un moto insurrezionale (ACS, Guerra, b. 31).
2) Archivio Tribunale Militare Territoriale di Torino, R. G. n. 2111/918, Sentenza contro Barberis e altri, pp. 6-7.
8) Copia dattiloscritta della circolare è in ÀGS, Guerra, b. 31. *) Smunta, cft., p. 7.