Rassegna storica del Risorgimento

1917 ; SOCIALISMO
anno <1958>   pagina <67>
immagine non disponibile

Il socialismo torinese ed i fatti dell'agosto 1917 67
un aspetto del più generale dissenso di parte del partito dalla linea di condotta seguita dalla direzione e dal gruppo parlamentare, dissenso che ben presto si concreterà nella formazione di una ben definita frazione intransigente rivoluzionaria, decisa a far ascoltare la propria voce all'interno del partito. *) La sezione torinese presenta tuttavia nell'ambito di questa crisi di principi e di metodi un carattere un po' a sé stante, poiché la sua ala moderata non è pienamente consenziente con la direzione del partito: forse per la stessa pressione delle organizzazioni locali i socialisti torinesi transigenti non si possono dire propriamente riformisti, bensì perseguono una politica più decisamente orientata in senso pacifista attivo, respingendo qualsiasi tattica di neutralismo borghese e chiedendo una più impegnata azione del partito per la fine del conflitto.
Poiché il contrasto con gli intransigenti permane in Torino cosi vivo, la stessa commissione esecutiva sente il bisogno di cercare qualche soluzione di compromesso perchè la sezione possa proseguire senza troppo violenti dissensi interni la propria attività. A questo scopo essa rassegna le dimis­sioni non prima di aver affidato ad un comitato di intesa la formulazione di un programma di massima che possa raccogliere il maggior numero di suffragi. Mentre attraverso alcune assemblee tale programma viene discusso e fissato nei suoi elementi principali, la sera del 16 giugno gli intransigenti si riuniscono separatamente per concretare a loro volta una linea program­matica, non intendendo accettare una qualsiasi soluzione di compromesso. Pertanto per le elezioni della nuova commissione esecutiva, indette per il 1 e 2 luglio, vengono presentate ai socialisti torinesi due distinte formula­zioni di punti programmatici, mentre solo il comitato d'intesa propone una lista di candidati, avendo la corrente intransigente deciso di votare scheda bianca.
Si può dire che ambedue i programmi si discostino dalle direttive della direzione del partito; infatti anche quello preparato dal comitato d'intesa presenta alcune sostanziali critiche alla politica in questo momento seguita dai socialisti ufficiali.2) Anzitutto si respinge il principio, posto come pre­giudiziale, più o meno espressa di non promuovere agitazioni per ottenere la fine del conflitto europeo ; si dichiara inoltre che prìncipalissinio compito del partito socialista è di guidare il proletariato ad imporre la pace, usando di tutti i mezzi che possano offrirgli le circostanze e di predisporre ed organiz­zare quindi a questo scopo le forze delle classi operaie. Per evitare le in­fluenze del gruppo parlamentare e della confederazione del lavoro sulla direzione del partito, influenze che non corrispondono ai sentimenti della maggioranza, si chiede la convocazione di un congresso, mentre si invitano i deputati socialisti a farsi viva voce del proletariato nel parlamento. I dele­gati italiani al congresso di Stoccolma dovranno porre come questione fon-
J) In preparazione del congresso nazionale del partito, fissato per il settembre e poi non svoltosi, la frazione intransigente rivoluzionaria comunicava con una circolare a tutto le sezioni le linee fondamentali del proprio atteggiamento; copie della circolare, datata da Firenze 23 agosto 1917, trovatisi in Processo, fase. I, p> 53 e fase. XIX, p. 23.
2) II programma venne distrino ito mediante un manifestino firmato Il Comitato Elet­torale e contenente anche i nomi dei candidati proposti, del quale è copia in Processo, fase. II, p. 13.