Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO I RE DELLE DUE SICILIE
anno <1958>   pagina <108>
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108 Albertina Lippi
obbligato per la prevenzione che mi fate di averne una partita alla vostra disposizione, della quale certamente- farà uso prima d'ogni altro.
Aspettavo risposta a quanto vi scrissi colla mia in data (si ponga
la data delle lettere) allorché in replica alla vòstra del 25 Gennaio vi parlai dell'acquisto delle sete convenute, ed avendo riscontrato il mio registro, trovo che vi scrissi che qualunque quantità di sete avete acquistate, si pel contratto firmato, che fuori dello stesso conviene, che la rechiate colla vostra persona, giacché abbisogna la presenza, per conteggiarla sui prezzi, una tale risposta m'interessa, che perciò vi prego a non ritardarmela .
Chiaramente si vede che si tratta di due cifre differenti: l'olio e la seta, ed è evidente pensare che con esse si dovessero svolgere due differenti attività. Secondo la cifra in possesso, paragrafo V s'intende che Carrano vada in Sicilia. L'accenno al registro potrebbe significare, la memoria che manca oppure il cifrario.
19 documento. Parte di lettera del Re, da Palermo il 24 febbraio 1815.
Scorgo che dalla Calabria non avete avuto alcuna particolare no­tizia, ed aspetto dal vostro instancabile zelo quelle che la vostra attività vi farà premurare ..... .
Evidentemente ancora non era giunta a Ferdinando IV la precedente lettera del Carrano.
20" documento. - Capitolo di lettera scritta da D. Raffaele Carrano da Polistina, al Duca di S.to Paolo, sotto la data de' 26 Feb.o p. p.
Circa poi la mercanzia contrattata coli'Abate Negoziante Elia, se la mia carica mi permettesse, lo mio accesso costà, e fussc oggi facile ottenere il permesso del Governo, non incontrerei risparmio esservi di persona, con me condurre le sete, e conteggiare sulli prezzi correnti della giornata di co­desta piazza, ma essendo io impiegato, alle maggiori occupazioni del mio Principale Principe di Ardore, al riccolto dell'Olj, che pur troppo riesce quest'anno difficilissimo, ne l'è cosa facilissima ottenere da' Superiori in parte del Governo, il permesso di tal passaggio; ed all'incontro riflettendo le mie antecedenti, e contando sull'integrità, ed esattezza di V. E. non posso dubi­tare affatto d'essere defraudato ne' miei interessi, per cui la priego, avendo trovato a vendere le mie Sete acquistate, al prezzo che indicai, o poco meno, mi faccia la spedizione di Persona in Marina, per riceversele, ed io son pronto alla consegna; tutto questo veramente mi accade, per la sua scrupolosità, e fidando nella sua Religiosità le dico, che la mia presenza è inutile, qualora la Mercanzia è pronta, ed io mi metto intieramente nelle mani di V. E. basta solo che V. E. mi tolga da questo mio maggior interesse, nella più brevità di tempo. La marina più vicina a Noi è Gioia; subitocene mi verrà indicata la persona, per qual giorno potrà trovarsi quivi, giacché prima dovrà espiare la contumacia di Reggio, o di Tropea, io farò scendere sotto quella Dogana le sete, e la partita di Ogli miei, che voglio esitare. Sicché ne attendo sollecito riscontro in questo Negoziante per vivere tranquillo, e ritirarmi li miei Fondi. Milano .
In questa lettera c'è per la prima volta il riferimento alla Marina di Gioia, indicata nell'avvertenza come punto di sbarco per le truppe siciliane. Con la chiave si legge, al paragrafo HI, ohe le Provincie sono pronto ad agire