Rassegna storica del Risorgimento
PINTO MICHELANGELO ; ROMA ; MUSEI
anno
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1958
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pagina
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115
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI DEL MUSEO CENTRALE
DEL RISORGIMENTO " - J
XXII. - LE CARTE DI MICHELANGELO PINTO
H 15 gennaio del 1818 il parroco di San Marco battezzava Michelangelo Gioacchino Luigi Pinto, nato il giorno prima nella parrocchia di S. Stefano del Cacco da Antonio e Anna Peruggi. Romano autentico, dunque, colui che deve la sua fama ai tre volumi del Don Pirlone, Memorie di un Italiano dal 1 settembre 1848 al 31 dicembre 1850.*) Sembra quasi incredibile che, per trovare ima sua biografìa, si debba ricorrere all'Annuario dell'Università di Pietroburgo ! H ringraziamento più vivo del nostro Museo va alla prof. Olga Pinto, che, donandoci queste carte, ci permette di illustrare una figura, che merita di essere studiata a fondo e che cercheremo di seguire sommariamente attraverso i documenti ordinati nelle buste 883-888.
Michelangelo Pinto si laureò in giurisprudenza nel 1836 e, dopo l'avvento di Pio IX, fece parte della Società artistica italiana (tenne un discorso all'adunanza generale del 1847), del Circolo romano e di quello popolare nazionale, mentre la sua attività principale si rivolgeva al giornalismo ne L'Epoca, L'Italico, il Don Pirlone. Presto, però, la sua intelligente operosità doveva essere sfruttata in missioni diplomatiche. È del 24 dicembre 1848 il passaporto, firmato da Terenzio Mamiani ancora in nome del Sovrano che da un mese aveva abbandonato lo Stato, per accreditarlo a Torino come negoziatore della Costituente confederativa, che lo stesso ministro aveva proposto. I documenti della missione e delle altre di questo periodo, conservati nell'archivio, sono già noti agli studiosi. 2) Pinto abbandonava, cosi, la sua città natale, nella quale tornerà solo quando sarà italiana, e non poteva accettare la nomina a rappresentante del popolo per Macerata alla Assemblea costituente, né esercitare le funzioni di capitano di Stato Maggiore della Guardia Nazionale o di consigliere municipale di Roma (25 aprile 1849). Le sue fatiche saranno premiate con la medaglia d'oro al merito civile, decretatagli il 25 giugno dal Triumvirato.
L'esilio di Torino fu assai fecondo di studi e di progetti. 3) Mentre nel 18501851 uscivano i volumi del Don Pirlone in quella splendida edizione che dimostra il gusto artistico del suo autore, Pinto si occupava delle scuole di Mutuo Soccorso e scrìveva sulla Questione italiana e il ruolo del Piemonte
l'I Torino, stabilimento tip. di Alessandro Fontana, 1850.
2) "Vedi gli articoli di Elena Vecchi Pinto, La missione di M, P, presto il colori' nello Rìllict, in Rassegna storica del Risorgimento, a. XXI (1934), pp. 159-180 e La mistione di M. P. inviato presto il Governo Sardo (1 aprile-5 luglio 1849), ibidem, a. XXIII (1986), pp. 311-368.
3) Qualche piacevole ricordo sul Pinto a Torino in D. GIUMATI, Memorie d'emì-gradone, Milano, Trevei, 1897, pp. 28-45.