Rassegna storica del Risorgimento

EMIGRAZIONE POLITICA ; PINELLI PIER DIONIGI ; GIOBERTI VINCENZO
anno <1918>   pagina <578>
immagine non disponibile

678
4., Colombo
Della Francia parlerò all'amico, alla quale ini pare che anca spetti e debba spettare per qualche tempo il timoneggiar l'Europa: nel qual giudizio non credo di essere accecato, perchè non sono, spe­cialmente da che "vivo in Francia, molto parziale dei Francesi. Ha checché sia di questo, e qualunque sia il corso che pigleranno gli eventi, una guerra universale è inevitabile,, e non fu mai tempo,- in cui essa abbia avuto luogo, per una necessità pari a quella, che appa­risce a' miei occhi in un avvenire che non è lontano.
La guerra è inevitabile, perchè altrimenti non si può definire la, gran lite, che pende tra i principi ed i popoli, tra gli schiavi ed i loro oppressori. La guerra è inevitabile, perch' essa ha cominciato un mezzo secolo fa, e ferve tuttavia, pia implicata, più estesa, più ardente; né la quiete d'ora è pace, ma tregua.
La guerra è inevitabile, perch'essa ha luogo nelle opinioni, negli affetti, e negl'interessi degli uomini, e si va tuttora allargando, come dimostrano la letteratura, e la filosofia, vìvo specchio ed imagine della società ; e la discordia che regna nelle idee dell'universale, la pugna tra due idee contrarie e dissociabili non può caie tarsi altrimenti che sul campo di battaglia.
La guerra è inevitabile, perchè ninno può fermarsi, e si ferma: i popoli progrediscono, i principi tornano indietro, ed è forza, dopo inutili tentativi di riunioni e di concordia, che vengasi alle mani: perchè, o sia che i re concedano alcune riforme, o le disdicano, l'ef­fetto è egualmente loro nocivo, e se ne accresce la forza o l'ira è* Timpazienzu dei popoli
La guerra è inevitabile, perchè nelle parti più civili di Europa e specialmente in Inghilterra e in Francia cresce il potere, e per così dire la coscienza politica dei proletari, e si fa sentire la necessità di certe riforme che penetrino addentro nei visceri della società, e mi­gliorino effettualmente lo stato del maggior numero de* cittadini,, le quali riforme non potendosi ottenere cogli ordini civili dominanti, né con essi effettuare, importano la necessità di spegnerli, e introdurne de* nuovi. La guerra finalmente è inevitabile, perchè tutta l'Europa è armata, e l'armamento non potendo essere perpetuo, non ci-ha alu via possibile per uscirne, che togliere la cagione delle armi, cioè la discrepanza della libertà e del servaggio, e livellar l'Europa, estin­guendo la libertà o la servitù : il che importa nell'un caso e nell'altro la guerra. *0J è 'che. Filippo si confida di ottener questo effetto della pace disarmata con vie mezzane: ma io non potrò mai acconciarmi nell'animo, finché non lo vegga, che la Santa Alleanza disarmi, finché durano gli spiriti attuali di Francia, e dura intatta nelle parti più sostanziali la constituziono del 1880; né che Filippo possa impunemente