Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; MAMELI GIORGIO
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1918
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585
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Il contrammiraglio Giorgia Mameli nd 1849 585
compatibili colla carriera delle armi. Pieno di fervore, amante d'agire, sarebbe divenuto certamente un valoroso ufficiale del Re - come più tardi nel '49 dimostrò d'essere un eroico soldato della Repubblica Romana - e il corso della sua vita chi sa quale diversa piega avrebbe preso I Invece, il non averlo voluto accettare nell'esercito, i torti, le amarezze ingenerosamente prodigate al padre da coloro che governavano la Marina sarda - marina che mai sempre fu turbata da acri discordie individuali, da dissonanze partigiane - lo spinsero, e questa è notizia nuova, a divenire repubblicano. Il padre, perciò, di simile-giovane apparve anch'esso - mentre non era - impeciato di repubblicanesimo a quei piccoli spiriti misoneisti dei gros bonnets della Marina sarda.
Ma v'ha di più.
Giorgio Mameli veniva eletto deputato; per giunta, deputato d'un collegio di Genova, ove, un certo spirito di fronda aleggiò sempre, ove gli animi non erano tanto facilmente pieghevoli come altrove. Sebbene fin dagli albori del nostro reggimento costituzionale, anche ai militari d'un certo grado superiore era dato di appartenere al Parlamento, tuttavia per un ufficiale l'essere eletto deputato in un collegio di una città com'era Genova, ove le antiche aspirazioni repubblicane, se erano sopite, spente non furono mai, non era certo una buona raccomandazione presso le conventicole dominanti. I sentimenti assolutisti del vecchio regime, per quanto Io statuto fosse stato largito, sia pure sot'o la pressione dell'opinione pubblica, agivano ancora di soppiatto per forza d'inerzia.
Ma gli avversari di Giorgio Mameli non s'erano fatti vivi contro lui solamente quando seppero del figlio divenuto repubblicano, solamente quando lo seppero eletto deputato in un collegio di città cosi poco ortodossa. II suo valore incontestabile d'uomo di guerra e di cuore gli aveva anche prima procurato le in vide animosità dei superiori. E questo sol perchè non volle partecipare ai loro sentimenti di casta, sol perchè II quantunque patrizio - era popolare, quantunque amatore di gloria guerresca senti vasi cittadino, quantunque soldato di razza - e tante prove ne aveva date - aveva pieno l'animo d'un civismo veramente moderno. Per misurare il segno cui arrivava l'animosità de' suoi avversari, basterà dire che, indetta nell'aprile 1848 la mobilitazione della flotta sarda, che doveva operare in Adriatico contro la flotta austriaca, lo avevano posto in un ufficio della Darsena,, l'antico arsenale della Repubblica genovese, negandogli un comando
di nave armata.
Negavano il comando in tempo di guerra al più anziano dei capitani di vascello - solo alla fine del '48 conseguiva il grado di con-