Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; MAMELI GIORGIO
anno
<
1918
>
pagina
<
589
>
Il confrcmimimgUo Giorgio Mameli nel 1849 589
erano diversi dalle opinioni correnti negli strati alia e bassi della società genovese, la quale ben conosceva qual divario corresse fra i due uomini.
La marchesa Sofia Rostan Brignole Sale, in una lettera diretta al marchese Vincenzo Ricci, ministro dell'interno a Torino, il 9 giugno 1848, usciva in queste parole : È già qualche tempo che da varie parti sento a ripetermi che la nostra flotta a Venezia non è leale qual si desidera pel bene della causa nostra italiana da parte di chi ne è alla direzione; io non voglio credere che ciò sia per somma malizia, come alcuni pretendono ; piuttosto io credo per troppa * condiscendenza od imperizia, mentre 'funesta delle persone diffidi mente sa conoscere a fondo le trame ed arti maligne che ovunque si vanno propugnando dai nostri astuti nemici.,. Dì tutto quésto ne k: mormora la buona ufficialità e disanima gli equipaggi. Non vorrei che chi regge la nostra flotta, con o senza malizia,, si lasciasse influire dai nostri nemici interni ed esterni,
Le lettere che i componenti gli equipaggi, quasi interamente genovesi, scrivevano alle loro famiglie, non esprimevano idee diverse da quelle della marchesa Sofia. Tutto questo stava a dimostrare qual erisi morale travagliasse la flotta sarda, dopo Quella che già aveva subita all'annuncio della giornata di Custoza.
Ma l'accrescimento ch'essa aveva avuto di nuovi vapori, per controbilanciare in parte quelli numerosi del Lloyd austriaco aggregati alla flotta nemica ; le altre provvidenze di carattere militare prese, sebben tardivamente, dal Ministero di guerra e marina ; infine la circostanza che il comando - sia pure interinale - delle forze navali sarde era passato nelle mani di Giorgio Mameli, valsero a ridonare agli animi degli equipaggi la franca fiducia del successo.
Interprete di questa situazione Giorgio Mameli, nella sua nuova qualità di comandante della flotta, al Ministero di guerra e marina a Torino scrive cosi:
e 11 rovescio della nostra armala di terra aveva portato Fincerr- tezza, lo scoramento nella nostra Squadra. Mercè varie savie dispo- sizioni dell'ammiragliato è ridonata la calma e la sicurezza, ed io a vi posso accertare che, dovendo ricominciare la guerra, la Squadra tutta farà il suo dovere, purché essa sia guerra d'azione e non di noia e privazióni come la precedente.
Mi sia però condonato il dire che è trascorso un tempo pre- zioso per prepararsi ad una guerra di mare più attiva, quale dovrebbe bero richiedere le attuali circostanze; per via di mare si dovrebbe * non solo tener bloccata la Squadra austriaca, ma risvegliare lo spi- rito d'indipendenza dei Ragusei, Dalmati e Istriani, purgare il mare