Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; MAMELI GIORGIO
anno <1918>   pagina <590>
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. Gannì
dalle bandiere austriache, proteggere il nostro commercio, e forse anche far fronte ad altri italiani che sappiamo essere nostri nemici. I mezzi che abbiamo sono lungi dallo scopo; nel bilancio dello Stato la Marina è portata per quattro milioni e qualche centinaio di migliaia di franchi, somma certamente molto al di sotto del necessario.
Comunque io invito il Ministero di provvedere al più presto possibile almeno due eorvèiie .a vapore, che con facilità si possono ritrovare in Inghilterra ; queste sono indispensabili non solo per supplire ai pochi legni di questo genere che abbiamo, ma anche perchè di maggior portata non possono approdare nei porti della Venezia, ove deve risiedere sempre una forza di questo genore per impedire i soccorsi che gli austriaci pollano continuamente nella spiaggia di Caorle e sue vicinanze, in viveri, uomini e munizioni da guerra. Chiudendo questo passo all'armata di Radetzky, egli è costretto a far tragittare quanto gli è necessario a traverso delle pianure del Friuli
Né si deve calcolare la forza dei nostri battelli a vapore da quelli esistenti, giacché la più parte di essi sono di sì debole por- tata da non poter essere calcolati fra i bastimenti atti alla guerra.
D'altra parte quanto all'armamento importa giovarsi nella flotta di tutti gl'immensi progressi fatti recentemente in tal ramo della scienza militare. Ragioni che tutti comprendono m'impediscono di entrare in dettagli, limitandomi a richiamare l'attenzione del M- nistero a cui proporrei di nominare una commissione d'armamento incaricata di provvedere a tuìtì i miglioramenti che sono deside- rabili a tal uopo .
Nella lettera Or ora riportata del Mameli, mentre egli con acume suggerisce quale azione politica il Governo di Torino avrebbe dovuto spiegare verso le popolazioni soggette all'Austria, per risvegliare in esse il sentimento dell'indipendenza, per cosi minare psicologicamente l'interno dell'impero - par di vedervi in germe il concetto informa­tore del patto di Homa, concluso nel maggio 1918 dalle attuali po­polazioni jugo-slave soggette agli Absurgo -l'accenno latto, di acqui­stare le due corvette a vapore, sta a dimostrare la modernità delle idee, relativamente al suo tempo, che egli aveva sulla guerra navale.
Mameli infatti non ignorava quanto utili fossero state le navi a vapore all'ammiraglio Duperré nel 1830 nella spedizione dell'Algeria, come esse servirono all'ammiraglio principe di Joinville nel 1844 nella spedizione del Marocco, malgrado la vulnerabilità delle loro ruote, delle loro macchine, delle loro caldaie, che non si era ancora riusciti a porre al sicuro dai proiettili nemici. Inoltre vedeva chiaro