Rassegna storica del Risorgimento

CASTROMEDIANO (DI) SIGISMONDO ; SALENTO
anno <1958>   pagina <550>
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IL RISORGIMENTO SALENTINO-NAPOLETANO NELLE PARTI INEDITE DELLE MEMORIE DI S. GASTKOMEDIANO ' '
Tra i patrioti del Solcato uà posto particolare spetta a Sigùmoado Ca-tromediano (Cavallino di Lecce 20 gennaio 1811-26 agosto 1895), che, dopo 11 anni passati nelle galere borboniche (30 ottobre 1848-15 gennaio 1859), torno a vivere con umiltà e dignità, con purezza di ideali sempre, tra suoi concittadini. S documento di tutta una vita e del carattere di un uomo è consegnato alle Memorie, che, almeno nelle parti più vive e drammatiche, meritano oggi dì essere ricordate accanto a quelle di altri memorialisti ed cauli meridionali: N. Schiavoni Carissimo, N. Palermo, G. Pica, A. Garcea, S. Spaventa, C. Poerio e coni via, fino ai sommi F. De Sancris e L. Set* tembrini e ai felici cenni che ci e dato trovare nei Bicordi di un orfano di C Toma. *) Ma questa è tutta una zona da riscoprire e studiare accanto a quella, ben più nota e circolante nella cultura storica e letteraria, dei me* morialisti piemontesi, lombardi e toscani.
Il ritratto del Castro mediano, che più risponde alla impressiona che si riceve leggendo le sue Memori*, è quello che nelle mirabili Sansarions d'Itali* *Ì fissò il Bourget: Ah! indimenticabile apparizione ben degna di quella dece-razione romantica: l'apparizione del vecchio signore a ottantanni, vestito di nero, smilzo, di statura ancor dritta e gigantesca non ostante gli acciacchi e l'infermità patite. Egli trascina le sue povere gambe nudate, e sotto una capigliatura ammirabile per candore e foltezza, mostra una faccia rasa au cui i lineamenti si disegnano, nonostante Peti* netti nella loro nerezza nativa. L'espressione di quel viso nobile ed amara, altiera e malinconica, rivela che un troppo rude destino ha pesato su quest'essere, senza peraltro vincerne la virtù della razza; e questa indefinibile virtù del sangue si legge nelle minime pieghe della sua faccia in cui ai aprono tristamente gli occhi mezzo spenti. L'aspetto del Signore s'accordava alla decorazione del castello con una di quelle armonie troppo complete, che sembra debbano incontrarsi solo nella romanzesca fantasia d'un Gualtiero Scott o d*ona Giorgio Sand. Eppure io avevo dinanzi a me in realta l'eroe di avventure non certo diverse ÒM quelle, traverso le quali passano nella cronaca del grande novellatore scozzese i ba­roni giacobina perseguitati, esiliati o chiusi nelle prigioni, mentre il loro ma-nicYo lentamente mina e gli avidi parenti già se ne dividono le spoglie . Sotto questa luce si possono intendere le Mtmorio. In alcune parti circola un'aria dimessa ed una fiducia infinita nella Provvidenza che fa pensare alle
> V. A cara di A. VsnuNW. Galstlaa, Amici del Libro, 1946. -) Paria, Umcm, U91. . 241 .Citiamo dalla tmd. pésta ut Appendice H'ed. dUs MmmrU, Lece*, Tip, Srisnttns. 1WS, II, p. 300 M.