Rassegna storica del Risorgimento

CASTROMEDIANO (DI) SIGISMONDO ; SALENTO
anno <1958>   pagina <556>
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<fMf Vallone
ffim C**. - Cediti* Slatini, uri biavo medicò pio bravo patriota, trovando* uumisehUto pei fatti della Dieta di Polena ara acerbajnsui ricercato; ma pei motel muri eb contava* latitava irato da paaaa in pano, da case in case. Una dalla volta para mentre *c no atavo presto I Scorni Leuaal di Buttano, al naicarc dall'alba d'uà giara quella eoa fa circondata da numeroso stuolo di Gendarmi, coma ee porta la ittato cTsaasdio. I
a Che fatti, che non faro ? ..... La famiglia Lanari trovomi in compialo
a N amano agomenti..... cselajfnft con calma il Sirulni, o lasciale /are a ma. Intanto datemi lo vanti del vostro ortolano . E gli furono recate. .Le addosso impolvero le eoo numi e la ala faccia con qoalebe poco di cenere freounieta a fuligine, ai camicie li gomiti e caricatoal di bisacce, di paniere e di lappa, discese aotto pelle cale e spa-lancato il portone e voltoai ai Gendarmi lino laro:
a Favorita che ì padroni or ora ai levano da letto.o*, >
V*è forestieri di u ? .
a Nessuno che sappia. Ieri ve ne fnxoao alcuni, oggi no .
a E voi chi siete ? .
a L'ortolano delia famiglia e vado nell'orto a provvederla di fratta e mine*tra a fra non guari aerò di ritorno , E via a passo lento e guardandoli aienro in viso; via cosi fino ella pipatimi voltata, e poi alba conta come ano scoiattolo e perderai nella campagna e più non trovarsi finché dalla patria eaulando non rifuggió in Torchia, dalla quale pia non torno e mori a Scalari d'Albania, lanciandovi nome onorato e desiderato.
Secondo Caao. - A Mandoria una achiera di addati accompagnati da Gendarmi fece aoata dandosi ad intendere, che dopo breve ripeso oltrepeaacrebbe avanti. MA ecco, che dopo un certo tempo aoldati e Gendarmi assalirono l'abitazione dove s*ap-piattava nascosto il canonico Salvatore Filotico, un altro dei perseguitati, il quale accorto! dal mal talento per una baca appositamente irnienti apparecchiata, da quella alla contigua abtt" scappo. Ha udite atraneasel NelTuscire detta buca sebo ritto aopra un letto che vi atava aotto e dove appunto vi dormiva l'Ufficiale comandante di quei addati, cola in quell'abitazione dal Sindaco destinato con biglietto d'alloggio.
Chi mi nsaaminn ? [esclamò quest'uno], svegliato dal peso seesogli eoi petto, mentre atendeva la mano in cerca detta propria apoda, ma la apada era giù passata in pugno del Filotico, il quale rispose:
(Non io] che lo voglia .
Chi rieto?.
Chi [per natta intenda recarvi del male] .
Ma chi lete ripeta ? .
a Un latitante politico in cerca di sdvczxa .
TJa latitante ! Per Dio I siete preso . E ai alxava ad afferrarlo* Era proprio l'affimele poeanai accennato.
a Per Dio rispose 0 Filotico. che non lo sono 1 E gli puntava la apada fra le co* side. Non vi muovete d'un passo e a rivederci . Cosi intimato, il canonico apre 1 vetri d'una finestra, vi sale tn e gittata giù la apada netta camera salta giù a dispare, lasciando l'Ufficiale scombuiato e netta confusione.
pw.. ce. 246-UQ
Nel modo indicato paaxaron pare il tribunale di Lecce, e da prima vi mandavan Prendente II Libetia* ria stato cartonerò poi traditore dei vuoi consettari, e che cotta qualità di Procuratore Generale insieme al do Cernè, comandante le armi dorante i moti di Calabria, intendo i mari preceduti atta concessioni del quarantotto, fu l'autore di lunghe listo pelle quali radia enastc persone colpivano di fnotbando. Il Libetta pero. coma già notai era oriundo Leccese, e per antiche relation! o parentele non oso mettere mano ai udiri politici. Ce lo disse destramente In una visita carceraria e ce lo fece