Rassegna storica del Risorgimento
CASTROMEDIANO (DI) SIGISMONDO ; SALENTO
anno
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1958
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pagina
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561
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svina maggiorL CI non pertanto, perso* [di censo utneent*] 41 largo animo e geoc-tom, (cola) ti divideva il tuo (non solo) eoa i compagni che ne avevano bisogno e fu h*twlko A molli anche fuori di quel recinto, quindi tenuto in onore. Colà puro li giorno dei MH> più itrsriantc dotare fa qaeilo a eoi gli mari Ut le braccia l'altro nostro amico, il canonica Filmico, del qaale rapato la strana avventura. Modesto e sobrio, ascilo da galera seguitò ad aiaar la patite senza ambinosi; ma d'umor malinconico addivenuto e quasi manco della vita, mori par egli dopo non guari.
Issa* lame aveva aa padre vrccbJo e del fratelli onoratiasimi negozianti non mai trascurati dalla Polizia che avevagli di continuo a mento, Giovanetto vivace e intellifcuie lo confinarono in carcere nel meglio delle eue speranze e dei suoi stadi. frali**ai ad quarantotto tutto acceo d'amar di patria* stampò veni politici e eerbee nel giornaletto, il frappo fardi. Condannato lo strascinarono da prima nella galera dissala, dove "ani a Carlo Poerio e di questi agli altri illustri compagni, poscia a Mon-tefasca nel quei laogo ci rivedemmo. Ma quando insieme ci cacciarono a Moatcsarcbio, gracile di salute, e infiacchito dai patimenti, vi divenne cmottiaco, e ivi avrebbe perdalo la vita, ae dietro consiglio degli amici, non avesse cbicato per grazia di tornare tra a suoi, graria che finalmente ottenne. L'ho veduto ognora aopportare le catene eoa coreggia a rassegnazione, anzi ricordo come con arguzie e detti mordaci capeva far dimenticare a ae stesso ad altrui i danni che ci maciullavano. Accorato da ano ajraz-sino del bagna di Monte archio d'aver profferite orrende bestemmie, mentre ne con-tava uno. fa sottoposto a nuovo giudizio, perciò tradotto davanti al tribunale e nel carcere di Avellino in cai lo tennero isolato e in celle di rigore; ma la calunnia che lo colpiva era ai balorda, che quei giudici Io assolsero. Povero Leone reduce in patria e goduto alcun tempo dei vantaggi della nazionale redenzione, pur egli é marta.
Cario d'Arpe della sterna famiglia che vedemmo cori largamente perseguitata dalle Ire poliziesche, giovanetto pur egli tolto ben pretto agli studi tuoi e alle speranze del eoa avvenire. D'ingegno vernatile e perspicace, non lascio di studiare nel carcere, ora la medicina collo rio. Dottor Raffaele, ed ora collo Sehinvoni ad apprendere l'inglese. Amabile, allegro, simpatico. Intrepido pad ogni angoscia senza perturbarsene. Venato 3 sessanta e uscito dal Bagno di Brindisi, teppe rifarsi nella carriera perdalo, ed oggi esercita con decoro la medica professione, ed occupa cariche cittadine con decoro.
AekSU Bortone non dissimila dei dae giovani antecedenti, nel cono delle sue occupazioni legali, e allo affetto del suoi per cai tatto sacrificavo, fa assoggettato alla medesima aorte. Dopo i molti atenti che l'oppressero, e mediante le soe buone qualità, l'ingegno e lo stadio, oggi occupa 11 posta eminente d'Avvocato Generale a Torino. Vedremo in seguito di quel trasporto generoso fa esosa ad ano dei nostri compagni mentre sedevano salto sgabello dei rei. Giuupp* de Simon* d'una fierezza d'indole indomabile, tnttocebé privo di tatti dae gli occhi, siccome notai. Sprezzava oppressioni e manette, e redarguiva con arditezza d'eroe in faccia si suoi nemici, ai Giudici, ai Gendarmi, alla Polizia. Sofferse ingiurie e atroci dal Sori-Carafa, pells quale s'abbreviò di molto la san vita e non potè godere delle liberta tornate e dei trionfi di sua patria. Di che mai avevano accasato il povero cieco ? Di avere solo e senza guida veruna attraversata una folla dì plebe tumultuante nella piazza di Lecce, solo asceso i gradini della casa di città, quella che chiamano il Sedile, oggi sede deU'awocìnriono Gratti, e solo colpendoli di bastone, rottovi 1 ritratti reali!.....
CtUMppti Amati pativa d'epilessia si fiera, che talvolta lo si credeva morto. Un giorno seguendoci nel Tribunale, legato e ammanettato qnaTera, sorpreso dal male, cadde a terra un pò prima delia piazzetta della Prefettura avanti al bel palazzo dei Signori Persone conttruito dagli Adorni da Genova. S*accorsero quei Signori dalla finestra.dello sventurato e scesero e pregarono di prenderselo in custodia, rimanendo essi garanti d'ogni po*ribiÌe evento. Io vano! L'mfelicc fu messo a spalla di facchini condottola giudizio. Doppiamente fofr** dopo! Uscito di carcere divenne scemo di mente, pena miai cosa e per deplorevole- equivoco venne [ucci**] dall'orme d'un soldato italiano, di quelli stesti venuti in Lecce a consolidarvi il riscatto dèlta patria.
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