Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <577>
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tenute facoltà uni larghe rispetto Ha Casati, come quella di alzare la cattedra ia inai ala luogo dello Stalo culla scienza In evi fa proclamato libero insegnante a* *) furono considerate troppo accentratrici e livellatrici. Il Muuiani, amareggiato, attribuì le oppoUioni soprattutto a malevolenze personali, ma dovette anche ammettere che la legge risultava insufficiente causa della netta volontà deU*aMcmble di difendo re l'indole e lo tradizioni loeaK o che perciò era giusto prepararne un'altra con la collaborazione di uomini d'ogni provincia, nulla base di un criterio di grande larghezza e di semplicità di direzione. * Ma lo stesso deputato Goajterio. relatore per la commissione, aveva parlato chiaro. Erano le mutate condizioni del Regno ad eaigere la sospensione di questi provvedimenti e la presentazione di altri organici e sostitutivi della legge Casati in enso decentratore. Ogni altra legge avrebbe rischiato di e accumolare preventivamente inopportune difficoltà a dinanzi all'opera della pedale conimiaaione del Consiglio di Stato promossa dal Farmi s>
Dopo quello scacco, il Mamiani ai aforzò di gettar le basi di soluzioni nuove, che corrispondessero a ciò che sembrava ceserà lo spirito deli'asscm-bica. Emanò per prima cosa un -regolamento, abbastanza anodino* del 20 ottobre. Sollecito inoltro i lavori di una commissione* costituita in modo da rappresentare le nuove regioni, perchè- lavorasse intorno ad un completo codice scolastico. Le direttive esposte dal ministro in un discorso del 16 feb­braio 1861 si ricollegavano ai caposaldi della riforma Mingbetti, a comin­ciare dalla suddivisione dei tre ordini di scuole fica municipi, provinde, regioni. Sebbene il governo abbia pensato a un sistema di discentramento per cagioni principalmente politiche avvertiva il Mamiani certo è che somigliante sistema debba in ultimò aiutare con efficacia l'incremento e la diffusione della cultura . *J In quel progetto, anche al di fuori del consorzio regionale chiunque avrebbe potuto formare istituti superiori liberi,, sottoposti solo ad alcune norme generali didattiche. II governo avrebbe mantenuto per si tre università principali a Torino, Pisa (con Fbcnse) e Napoli, esercitando un controllo sugli esami delle altre. Con la più gran cura si sarebbe richiesto. nei vari campi, il concorso attivo e immediato eoa) d'ogni ordine di cittadini, come di tutti i corpi morali e di tutte le amministrazioni locali all'incremento e diffusione della scienza e delle sue pia profittevoli appU-carionia.)
Le proposte del Mamiani ai muovevano in coordinazione con quelle della commissione per le riforme amministrative, diretta dal Mingbctti, e certa­mente esprimevano il pensiero dominante del Gabinetto. Come et sa, nel Consiglio dei ministri la nota del 28 novembre 1860 aveva impostato chia­ramente il criterio del discentramento anche per il settore dell'istruzione pubblica. Per casa, ai comuni e alle province venivano affidati rispettrva-
1) n usta sta al n. 19 dai fli ras sari jwtoisairarf. Log. VII. voL eleo (articolo 11), IO Maggia 1860.
') DUamioni Cornerò, Log. VU, voi. la, j. 7*9, 25 giugno 1860.
) Ùaaaiunti parlamentari. Lag. VII, voi ateo, p. 87.
0 A pag. J~ dell'opuscolo Prineifri dìrrairi Mia ruuiva fcg* di Pubblico hrrurion*. l'orino. 1861, eh contiene finterò discorso del Mamiani In appendice le proposto del 10 maggio 1860 k Retatone al Re del 25 sgotto 1860.
*>M,p.5.