Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <581>
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Autonomi o stnttaiùtuHtUm* Vg/ì gladi ituptTtètl 501
sdaiari lùogralioi, e ti può trovare negli archivi una fitta eottifpoiulenxa. di cui riportiamo qui in appendice qualche aggio j'iù interessante Coti è certo die le convinzioni accentuatamente centrabstiche di lui ni andarono formando poco a poco, nette imparimi* di quei meri, sotto Ja pinta di ideo elle rapidamente guadagnavano terreno negli ambienti parlamentari non meno che in quelli della numeraria. Nella biografia curata da Nieomede Bianchi patecchie pagine sono dedicate a illustrare le idee nutrite dal Matteucci nei 1860, ed espresse anche in un opuscolo,1) intorno all'assetto alatalo ita­liano. Forte era allora, maturata fonte nell'orgoglioso ambiente toscano In polemica contro Li burocrazia accentratrice, esplicita la preferenza per un sistema amministrativo basato coi comuni, le provineie, le regioni, questo ultimo governate da un Luogotenente e da un Consiglio elettivo. Quanto ai ministri, no sarebbero bastati quattro (guerra, interni, finanze, giustizia) oltre al Presidente del consiglio. Alla Pubblica istrurione come ad altre bron-chc bastava preporre persone e Consigli tecnici speciali. Con questi progetti, intorniai, il Matteucci ri pose apertamente netta schiera sostenitrice del sistema d'unificare tosto il paese in quanto atte leggi e in quanto ali ammini­strazione, mediante nuovi ordinamenti che corrispondessero al genio o atte tradizioni degl'Italiani, e cito aveaeero per basa la maggioro possibile libertà amministrativa dei comuni e dette provincie, e il maggior possibile decen­tramento dette faccende e dell'azione governativa . "' Ancora in un articolo pubblicato sulla Rivista eonttmporoneo. nell'aprile del 1861 il Matteucci pareva incline a moderate autonomie locali, prendendo posizione per la più ampia iniziativa dei comuni nell'istruzione elementare, e denunziava l'abuso di regolamenti ministeriali. 3)
Non è focile valutare i reali motivi ebe portarono quest'uomo a una rapida conversione a posizione antitetiche. Certamente dobbiamo tener conto di alcuni dati del suo carattere. L'ambizione di diventare ministro, che non nascondeva agli amici, *) non manco di influire nel senso di un avvi­cinamento al gruppo di Rat t arri. E ri sa che la fermezza dette opinioni era in bri tutt'altro che radicata, di fronte atte persone che gli erano più vicine* *) D'altro canto il Matteucci come scienziato, come fisico sperimentale, era molto sensibile atte esigenze di attrezzatura didattica e di ricerca, e pertanto avvertì particolarmente i danni detta dispersione, povertà, mancanza di labo­ratori, che pesavano autte università. Già in una lettera scritta al Minghetti
") C MATTTCCO, a> <w*wsÙ3a*W Sai aaava Aajno, la JtJssafa cwilaajJWIM. taglio 18, P. 3.
5) ff. BialSCSS, Corte Metaetica r Italia dal a tempo, Tarino, 1874, p, 207.
3).Artieoln tfttcu**ict*e aal Sanato rulla Jcjg drtFìurusÙM* alani rnfare, voi XXV, p. 120.
4) Essa impela da molti momenti dal aito eartezrio. e oc paria capootaasMe il Bianchì. Dopo l'inopinata caduta da ouaiatro, coi fo coinvolto dalla caduta dal Ratlsrri. non cesso di 8TP a aaa nativa aomiaa ad ogni rimpasto di gabinetto. Nell'aprile del "67, l'anno prima dotta motte, si interessava ancora vivamente coITaarieo Capponi sull'eventualità di entrare in una anova uniiln'niiinsaì col Bauaxri (Lettera di G. Capponi del SO aprile, in C CAPPONO, Lattar*, Fuvsue. 1834, voi. IV, p. 133).
Il Matteucci. oam'e Catto, rischia d'unum orarsi troppo do* suoi coDechi, ch'il uà akro (coaìo: avrebbe in proprio dei movimenti spessa migliori, ma ne ricevo sopra degli altri tosti contrari eli fa suoi oc ori ancora U Capponi a IL Bwfalini. il SI taglio 1W2, nel chat epistolario. vsL HI, p- 411, parlando delle faccende deHIsritato di medicina di Santa Maria Nuova,