Rassegna storica del Risorgimento
UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno
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1958
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pagina
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582
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li'fin ComccvJ,,
a propoeit del progetto delle regioni,emerge la praoccupasioaa ili uisjiuner Ito Stato grandi istituii sciriJlifi.il di iinportaiifta asadonnltt e di non disperdere nelle autonomie IHarrunouc superiore, dando più 4 bJMira olla ardila idee ministeriali. Bieca* le me Min di ricercatore finivano per unirai alle ambizioni ed all'ini) urna* di idee che parevano la awv.a, ad sospingerlo apertamente nel campo Opposto a quello dei decentratoli, dal quale pece tempo innanzi cm partito;' * .
Opinioni già abbastanza esplicite in questa direzione furono alla base di una legge per il riordinamento dell'istruzione superiore, presentata dal Matteucet al Senato ncll'eatato del '61 iuta fruendo della facoltà di iniziativa parlamentare* Nella aun relazione il battagliera profoMore iniziava eoi rilevane come fosse tempo ohe ai problemi delTeaercito e delle ferrovia, argenti per la salvaguardia e l'unità del paese, ai cominciassero ad accompagnare quelli deU'ismmone. E ae quello elementare, il elaisieo, il tecnico, apettaao eeeen-zialmente alle provincìe e ai comuni, non è cosi dr.U'inacgnamcnto supcriore per il quale, nelle coadizioni scolastiche nostre, ai richiede l'azione immediata del governo onde sia distribuito secondo i bisogni generali del paese, dati in quei modi e eoa quell'ampiezza che valgono a diffondere il possesso delle teorie scientifiche, a imprimere in tatti il rispetto al sapere, e a fornire atta società la guarentigia dell'idoneità degli indivìdui all'esercizio delle professioni per le quali la scienza e messa a profitto a. SJ
QuaTcìa, al contrario, il difetto pia grande che si riscontrava, a detta del Matteucci, nella situazione esistente all'atto della unificazione politica? un eccesso di istituti, creati in ogni Stato della penisola in concorrenza gli uni eoa gli altri, una gran dispersione degli uomini migliori, una ricerca di smodata originalità nelle forme di organizzazione, che rendevano nella maggior parte dei casi, deboli e sterili le università italiane, salvo forse in Toscana e in Piemonte. E dunque il succo della rifórma doveva essere uno: costituire pochi e completi centri di studi superiori, nei quali si raccognessero i più famosi docenti, le collezioni più ricche, ed ampie dotazioni per la ricerea e le applicazioni pratiche. In essi soltanto ai dovevano rilasciare le lauree, anche a ehi avesse studiato in istituti minori. Per essi il corpo insegnante non verrebbe scelto con il sistema dei titoli ma su designazione di terne proposte dalle Accademie delle scienze. Al di fuori avrebbero potuto esistere singole-incolta o gruppi di facoltà ma con un prestigio e una possibilità di sopravvivenza evidentemente cosi ridotte, che non a torto si potè osservare die il Matteucci aveva implicitamente sancito, a furia di limiti e di condì rioni, la loro fine a breve scadenza.3)
0 Lettera da Fisa a Mareo Min*HetU dei 27 novembre 1860, riportata da L. LWTAKUU Bell'opera Mmrt* Mìnshtaì, Bologna, 19*2, voi. I. p. 236.
3} Dalla Kdation *A pinzetto di l*gS P" à riordlmammiti de?latrimene superi***, pw-Snarsfn 3 1S giugno 1H6I si Senato dal Ragno, a riportato dla Itoeeaiia di ttrittì sari intorno ella Pubblica ftcruriona. di Cuoo MAXTWUCCI, pubblicata a Torino. 1867. p. 52.
3) Fu notata l'anno dopo da Paaquale Stanislao Mancini, per empio, l'insidia contenuta nell'art. 87. d atabOrva eaattameuu a tot cattedre, taf facoltà e Ntituti ss le aedi cbn nea potavano raggiungete quealo tptimum arebbero tate dunque bleaaf la quarto nodo, aeona dUtrugget-a violentemente COOM farebbe taso anavo , il Matteucci finiva por condannarle per modi indiretti a para* di dolo* e lenta roane*. (Diacono 12 baglio 1861 afta Canoa, la Dhamiml Canore, Lag. VTD, Sasaiooa 1861-42, vot 6*. p. 3168 e segg.