Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <583>
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A sentire U eomnfMloM Minatoria!*, della quel* il (librario fu relatore, la stesso ministro De Sanvtis aveva travato eppresaabfle 11 progetto, por
pregando clw prima di discuterlo ri attendesse un* analoga logge ministeriale ì pwpararitmc. Ma è intewsantc- ho gii uffici parlamentari, ottundo od dettaglia,, ai soffermassero proprio criUoarn quegli articoli secondo e latto che prevedevano la limitazione dalle aedi imi versi tori e, e se anche nella Com-mìscume al parlò spesso ' d'abolir tuli * tu liti che d'università noci hanno che il nome a, tuttavia infine parve alla Commissione che fra le glorio in uni* ripari che conviea rispettare, una deQe migliori e delle più puro ria quella d'un amico studio superiore a. '*J Tutu gli atenei dovevano mantenere uguale dignità, anche ae formati nohunente di una o due facoltà, e con runica differenza di far parte di una prima o di una aeconda categoria. Solo cosi, affermava il Qbrario, viene tutelata la liberta e tono evitati gli abusi, coal sii procaccia, dove ri puh eenaa danno della scienza, il discentramento; ai lascia libero campo alla iniziativa dei municipi, delle provincia e anche di privato associazioni, mentre le norme comuni che ri prescrivono e le regole uniformi per gli eaami stanno garanti allo Stato ed alla nazione che non ai vagherà nell'indefinito, che gli studi saranno aeri e fruttuosi.3)
L'intere** fu molto vivace, nel mondo politico e intellettuale. Parecchi erano sempre i nemici, soprattutto nei centri che temevano di vedersi colpiti dalla preferenza verso le grandi sedi. Sulla Rivista Contemporanea, per esempio, in uno scritto molto aspro Lodovico Bosclhni asseriva che il volere l'uniformità è un non volere liberta...; l'uniformità sta bene soltanto fra soldati , e giungeva a chiedere senza troppi giri di (rase che il Matteucci tornasse ad occuparsi delle sue ricerche scientifiche. ') Simili rilievi si ripe­tevano sulla stampa quotidiana, un pò* fra tutti quanti si preoccupavano delle mire di governo e deOe tendenze egemoniche degE amici piemontesi del Rattazzi. Eppure altre voci, e autorevoli, ai levarono anche in favore delle idee del senatore toscano. L'Opinione era senza esitazioni dalla sua parte. *) Nella stessa Rivista Contemporanea era comparso un articolo assai favorevole alla legge, giudicata capace di e riunire in alcuni centri principali i mezzi oggi dispersi in tanti istituti imperfetti:, lasciando nondimeno sussistere sotto forma di facoltà separate le tradizioni univer­sitarie sparso in tante città secondarie . ') La Itìvuta italiana di scienze lettere ed arri, specializzata nelle questioni dell'istruzione e assai autorevole a causa delle sue radici torinesi e della sua vasta collaborazione da ogni città, riprese spesso e con favore in considerazione la legge Matteucci, dopo averla pubblicata per intero con l'annessa relazione. Nel settembre ospita una let­tera di Maurizio Bufalini, il vegliardo toscano esperto di questioni pedago­giche, che ai pronunziava per un (reno al decentramento e aDa libertà degli
l> TTnInslTairi 6 febbraio 1862, p. 666 del Documenti pa/Iwrtarf. Le*. VH1, Sewloae 1861-62. voi , w, 4L
Jl Articolo D*tU umemità UolUn*. settembre 1161, p. 528 e segg.
*1 SI veda fsnkolo del 39 ztugao 1861, la coi st ogixr* eheassiaere Idee di municipio di penose ooo abbiano ad latralebm U progetto Matteoccì. s) Edfamab del nuasro di luglio 186], p. 11?.