Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <584>
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Aibta CmtuuUUt
ludi. H Questi dopo (pulcu* tempo tentò a prendere le riifn*o d?Ua proposta Malte ucci, con un editoriale ha rintuaaava le prooocupasicnl avanaete. oltre che dal Boftellud, dalla /W-mitransO e dalla Monattlua nniutnoU,** e ricordava I* decadenza delle università miooii 0 dallo accademie, che tei}.* deva necessari energici provvedimenti di governo. Scrisse poi Pietro Albini, da Torino per richiedere maggiori Untiti ella esagerate libertà dogli etudi. che ritentavo di infiacchire lo inenti dei giovani,5' Al principio dell'anno se gnentc sulle pagine della ri vìnta il Defilippi riprese a fondo la critica contro la mania di conto città ad avere istituti scientifici propri, aia pure poveri oinefficienti, dimenticando che l'interesse generalo d'Italia è molto anperiora a pìccoli subordinati Intercali ed a malintesi orgogli municipali ne o giunse fino a considerare debole la propoata di Matteucci perche aggirava In questione delle università minori, senza decretarne :Ia soppressione. *1 Al ohe intervenne per tre volto il Matteocci ateaoo, a ribadirò i propri concetti ed auermare che se non era stato più drastico verso le ledi minori, era per non distruggere con ciò ncssnno dei pur languidi centri di vita intellct-tuale esistente, *) Dello stesso periodo ò un opuscolo del senatore Linati, che nel criticare i progetti minghettiani ai dilungava non poco so Quel che sarebbe accaduto nelle università se ogni regione avoasc ottenuto il diritto di istituirne di proprie.') Il Tommaseo, scrivendo all'amico Toraabooni, lamentsvn che a troppo, da più di due anni, si ò tentato per l'unità d'Italia, troppo poco s'è Catto , e che a governar civilmente questi brani d'Italia era richiesto un ordinamento d'amministrazione novello , mentre lodava chi si ponesse, come il Mattonaci, sulla strada di energiche riforme. ** Ugual­mente da Firenze Gino Capponi, intimo del Matteucci, non esitava e dichia-carsi intieramente d'accordo sul fatto del numero eccessivo delle sedi universitarie e sulla necessità di raccogliere in grandi centri le sommità d'ogni cultura, e d'ogni scienza che voglia essere produttiva .*)
La legge al Senato procedette con la lentezza consueta, e ci vollero otto mori semplicemente per avere la relazione degli uffici. Ma che importava ormai, se il Matteucci stesso ara sul punto di diventare ministro? Già sul finire dei '61 Silvio Spaventa lo descrive candidato certo del Battersi. ** Le opinioni sue intorno alla pubblica istruzione, largamente caldeggiate soprattutto a Torino,-corrispondevano bene al programma del nuovo Presi*

I) Settembre 1861, n. 50 n. SI. FI Bufai ini aveva scritto aello IU*M corco di tempo un'operetta ao l'intrjpvwvmo pubblico a sp*cUdm*nte nudici in rtlaxUnt eolia civile libertà (Fireoae. pp. llì).
*) SS ottobre 1861, a. SS.
) ìatttuion tuptrtor*, nel a. 62, del SS novembre 1860. Lo Albini ora autore di uà opu­scolo Ditta tibtrtò <Pìn*xnttmcRie dei doteri caVu* impone. Vigevano, 1860.
*) F. Dd'U-trw, lritomo I progetto Metuueei ridi'istruzione auperiont, e 7S, 24 febbraio 1862.
5J Nei numeri 75, SO 81 della Risiala iudiono,
'! V. XITUTI. L* l*tu(i Mingenti e <o PuaoUos iòruxlon*, eoruideroaUmi, Panna, 1861,
op.62. a-**1 ItsW
1) Articolo del 4 sotto 1861* raccolto nel volume Degli Mudi dementati Vi tupeeien, dAU MJIÌWSÙO * dei ifcxf, Fneasc. 1872, p. 323.
*IC-. CATONI, e. eù Ietterò del 1863, non datata ma del primi meei dell'anno, voL III, p. 461.
a) faer* poliiUhe, citate, p. 29,