Rassegna storica del Risorgimento
UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno
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1958
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585
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Autonomìa o 6mfra/ù*aM'n d*gU Mudi up*rìorì 585
ktato. Tra gli reperti della niMtéria va ne Arano pochi ohe fossato tati negli ultimi mesi altrettanto attivi od in vista in ogni occasione. E se dapprima, per poche settimane, a luì af preferì il Mancini, alla caduta di questi, etti finire di marno* il suo nome s'impose.
li Matteueci che arrivava al minuterò era personaggio pieno di energie, di volontà di emergete e di riformare, e E nomo di molta più. avventatezza ebe audacia disse di lui Ruggero Bonghi con appropriate parole ; le idee gli ai pie ventano in folla e gli turbano la funtuaia; l'uno dopo l'altro lo preoccupano tutte tutto . '1 Ha alla nun esuberanza personale ai opponevano gli impacci parlamentari e amministrativi, e di qui era portato a esacerbare il proprio centralismo che. ae non era molto radicato come convinzione politica, diventava però in lui decisivo come mezzo per poter agire, riformare-, intervenire continuamente negli affari dell'istruzione. S'è- sentito parecchie volte legate alle leggi che esistevano diceva ancora Ruggero Bonghi e piuttosto che rispettarne i vincoli, gli ha apezzati più volte, e più sarebbe durato nell'ufficio, pia tri sarebbe invogliato a spezzarli . R il Capponi: Egli è impaziente, come ella ben, sa; ed ora si trova impacciato nella plemonteseria e nelle cartilaginose tradizioni di quelli Uffizi, che sono per giuntai anche francesi; impicciato pei nella varietà delle cose, e in quella dei luoghi ignoti, spesso e più e peggio che se fossero stranieri 9**''In mezzo a quoti impacci, e quelli ereati dagli ambienti politici e parlamentari ad. ogni atto del ministro, le tendeaae autoritarie e personalistiche diventavano quasi una condizione d'azione, e ri traducevano anch'esse in centralismo ministeriale.
La prima occasione per far approvare una legge ttulln istruzione supcriore, visto che quella già presentata al Senato non faceva paesi avanti, ai presentò a proposito dd difficile caso delle tasse. Com'è noto, un enorme sbilancio ai era andato verificando nel costo degli studi fra le diverse università, ancorate tuttora a attuazioni preunitarie e a leggi speciali che rendevano le Vecchie sedi del regno di Sardegna e quelle lombarde, rette secondo la legge Casati, assai più onerose delle altre. col nuovo anno.accademico insorsero inconvenienti seri e ai ebbero incidenti in Lombardia, per il fatto che Si vecchio ateneo di Pavia veniva disertato dagli studenti a favore di Modena e di altre sedi emiliane, dove per esempio un intero corso di giurisprudenza costava poco più di 270 lire e quello di medicina 400, mentre nelle provincic della legge Casati ai pagavano rispettivamente 3.670 e 1.835 lire. Disordinù scompensi nessuna serietà negli studi, erano le conseguenze facilmente intuibili di questa migrazione verso le università meno costose. L'opinione pubblica premeva affinchè si provvedesse, contenendo le tasse sugli indici pia bussi. L'orientamento piemontese del Gabinetto fu, come si comprende, particolarmente sensibile a questo stato di cose, talché uno dei primi atti
del ministro Mancini, deciso pareggiatore degli studi superiori, ) fu ii prescn-
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Il DiNtno 14 moccio 1*61 sai belando della P. L, in Diaconi parla m iteri di Ruggero Bonghi, Ruma. 1911, voi. I. p. 81.
) Cosi osila ricontata lattata a Manritta BnfaHnt, dal SI luglio 1862.
3) Mitrate di lettere circolari scritte a personalità da eal chiedeva eoUabonxiom per Una mora Isa?* the mpdifinsssa lo* stato di difformità ed eterogeneità e la ineanacUansa di amdhiaai Utente- arila università, saia osnaervate arila Carte Magrini, b. 608, a. 7.