Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <593>
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Autonomia e cvntraiùsasùm* aVg/i giudi mporìoti 98
dopo il primo progetto dolili sottocommiseioue d'inchiesta lo permettono,, forse lo esigono . '* Occorre cioè che l'Indirizzo omogeneo degli studi venga realizzato attraverso la creazione di tino uni venuta unita, clie non vuol àbto une SOM università, ma un raggruppamento di tutte lo facoltà e le scuole Oftiapetto ni professore, a* lor gradi, alle lor guarentigie, come rispetto a' criteri del progresso scientifico ed all'ani m imstrarione deU'ùueguamrnio. 11 nome di Univ*rità italiana, avanti alla anale si annullino tutte le univer­sità presenti, è il solo a cui i nomi di Torino di Napoli, di Pavia, di Pisa, di Bologna, possano cedere. L'unità e la vigoria della direzione, che dall'unico lettorato dell'università ai imprimerebbe nell'insegnamento,' è la sola cosa che potrebbe dare speranza di rifiorire onesto di lena e di vita . Nell'ambito di questa e università italiana a, un istituto supremo dovrebbe aver sede nelle capitale del Regno. =ì
Il ministro parve in sostanza far ano queste proposte, attraverso uno latterà che in data 4 dicembre 1865 suggeriva al Consiglio supcriore della istruzione di concretare un progetto di legge ad esse ispirato. *1 Benché morisse di lì a poco il Natoli, il lavoro del Consiglio fa portato avanti ad opera del Hatteucci e di due buoni amici suol, il Brioschi e il Ricotti, e pre­sentato nel successivo mese di settembre. In esso si andò perdendo di nuovo, pero, la chiara demarcazione firn i diversi generi di scuole superiori, e quasi l'unica preoccupazione sembro quella antica del senatore romagnolo, di ridurre le università a un piccolo numero. *). II ministro Berti a sua volta decise di fare un proprio progetto, che presentò al Parlamento prima della fine dell'anno, * ma in esso non vi fu più ni il rivoluzionario criterio dello smembramento delle università, auspicato dal Bonghi, ni l'altro egualmente rivoluzionario della riduzione drastica delle sedi, voluto dal Hatteucci: rimase, di originale, quasi soltanto Li suddivisione ira insegnamento prò* feasionale e insegnamento specialistico.
Fra il '65 e il *66, nell'epoca delle nuove discussioni per la legge pro­vinciale e comunale e per l'assetto sonministrativo dello Stato, sembro dunque per un momento che fosse sul punto di formarsi uno schieramento< solidale di alcune tra le migliori forze intellettuali e politiche intorno a pro­getti di riforma universitaria elaborali in senso moderno. Sembro che mentre l'accentramento burocratico poteva lasciare il posto a una ragionevole unità
-) SmOa nsnéVriniu, cfc, p. 56.
fl Sa(I xuhstMM, cfc, pp. 57-58.
3) la appendice att'alum* edtxione di SuB* onditioiù di Buggero Bonghi, rh,, p. 75.
*J Stralciamo dalla Rnrrutln dì scritti cori del Matteocci eit.. voL 1*. p. 485, alerai! para­grafi del disegno di legge; Art. 1. L'insegnamento superiora delle lettere e deus sessose e beo applicarionla date a spase e sotte la direzione detto Stato nelle università e netto Scuole preparatorie, nette Scuole poUteeakbe,,*'nelle Scuole cliniche, e potrà anche ss sera dato da Facoltà e Scuole libere, accendo le nonne e nei luoghi Riabiliti da quarta legge. Art. 2. Sono mantenute e regolate dallo Stato le università di Bologna, Napoli. Padova, Palermo, Pavia. Pisa Torino. - Art. IO. VI potranno essere nel Regno Facoltà e Scuole preparatorie di Cio-risprodsnss, di Mcdteina, e di Matematiche, mantenute e regolata dal Municipi o dalle Pro­vincia, secondo uno statuto approvato dal Governo. Il Ministero della P. L avrà facoltà di trattare eoi Municipi e cotta Provincie che Intendono istituito Facoltà o Scuole preparatorie Ubava o mantenere le Facoltà che era sirtoao, e che In virtù detta presento legge eeesano di essate è carico detto Stato .
> Cenerò,JDseaasmts, Lag. IX. Sessione 2 voi. 1, 28 dicembre 1866. n. a.