Rassegna storica del Risorgimento
UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno
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1958
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pagina
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597
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Autonomia o cwniratiuatian* dtgli nudi wptrUH 697
adoni dopo il "70 vedevano orni (ti gli uomini pia moderai - t Correnti, j Sella lo steeo Scialoja richiedere in pari tempo la riduzione dcUc odi minori a una targa liberta culturale a didattica intorno a facoltà autohome. Al Batto della rigida unificazione a alla francese o delltacoluta liberto otta germanica , M tentava di sostituire nn pia originale aistcma, eoo contemperaaae i due termini nella ricerca di un autogoverno della cultura superiore
Un tentativo abbastanza consapevole in questo auto fa quello intra" preso ancoro una volta dal Correnti con il progotto del moggio 2872, intitolato appunto per la riforma degli studi universitari , contemporaneo ad uno serie di altri su diversi .aspetti della pubblica istruzione. Dar vita e moto all'insegnamento, ed insieme allo studio delle diverse discipline, con* cedendo nna maggioro liberta che non'si abbia : questo l'assunto fonda mentale. *) Si affermava esser unito l'esigenza di rigoroso uniformità di indirizzi, valida dieci anni avanti, ma in pori tempo si intendeva ridurre le università completo * o quattro in tutto il Regno e i tipi di facoltà a tre soli (medicina, giurisprudenza, filosofia), oltre ai Politecnici. Una notevole libertà veniva lasciata nel campo degli esami e dell'ordino degli studi.
In realtà questo progetto, come gli altri presentati nello stesso momento, il Correnti scrivendo a Giovanni Lanza non a torto lo chiamava il mio testamento . *1 Insistendo in una riformo cosi profonda, e soprattutto cosi drastica nel sopprimere e nelTabolirc, il ministro sapeva bene di non ottenere in nessun modo la fiducia del Parlamento, ma solo di segnare le linee per un programma dell'avvenire. Pochi mesi avanti la discussione per la parificazione delle università di Padova e Roma aveva dato già il senso esatto delle opposizioni esistenti. Lo scontro si era svolto, per gran parte, intorno ai timori di livellamento o ai desideri di drastico accentra* mento. Questi ultimi furono espressi in nn discorso fortissimo e ricco di argomenti da Paolo Lioy, già dissenziente in seno alla Commissione parlamentare. Egli affermò che mediante la legge per Padova e Roma si rimandava l'urgente riordinamento generale delle università, adattando lo spirito della scienza al gretto spirito dcU amministrazione, ali decentramento che ancora non abbiamo apportato neU'amministrarione affermava ned lo mante* niamo nella scienza; preferiamo avere tanti moccoli invece che il sole, o andiamo paghi delle università in pillole, come le repubblichette del Gin stia, sl quando invece bisognerebbe dar mano allo sviluppo di pochi centri eminenti di studio. All'opposto argomentava il Bonghi, preoccupato dell'accentramento, nel motivare una richiesta sospensiva. *' E Cesare Correnti dovette direi convinto che fosse ormai disperata impresa quella di colpire la esistente molteplicità delle sedi, dopo che tante proposte in quel senso
1) D Urto delia Relazione m del progetto * riprodotto in Cozucra, Scritti eeetó, voi. 3, p* 302. eegs>
= 1 Lettera dcfl*ll aprile 1872. p. Ufi del voi. VIH delle Carta di Cùxwi/u Lons, Torino, 1939. Ivi (p. SJ e p, 120) eoo riportata aacae altre lettere eoa Knafatcnte richiesta di acntire ti pam del ContigUo dei Ministri rolla legge, e ottenerne l'appoggio ia Parlamento.
3) Dbaudoni Canora, Leg. XJ. Sentono 1871-72. voi. 1.! nano 1872, p. 911- '
4) Discorso 1-2 oase 1022, riportato nei citati Dittar** parlamentari, voi l*. p. 3*7 a egs.