Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA
anno <1958>   pagina <602>
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Alberto Caracciolo
ministramene n dovesse fare mah la materia scoìàitìta, ma questo non car-lamenti, E le case non possono andare divertamvnte, mallo spumo di pethi moti o anni, e soprattutto in quatti tubimi lampi abbiamo latto rovesciato duo o irò vette, dal bianco al nato* e dal nero al bianco, o ompro vacando gli stetti Utro-manti. la sono carta a non c*e chi la neghi, di avere inaiate coso buonissime nel lif62. Comincia f Amari guaito dopo por debolezza o por consorteria a gua-stara pi* che poteva. Il Natali torna indietro e rimotto qualche cosa: il Botti manda di nuova tutta in aria: poi abolisce i provveditori perche ignoranti m burattataci, e intanto al governa non testa alcuna ingerenza e sorveglianza locala, olire che spendere. Ceppino fa un gran Malto indietro, e invece di diàotto e venti provveditori poco capaci, purtroppo ne mette cinquanta; e Berti e Cep­pino non fanno quella riforme per il bene degli stati, ma il primo le fa per con­sorteria e il secondo per paura, per contentare tutti, per mancanza di iniziativa, per lasciarsi menare dai rettori, maliziasi, Lambruschini, Ciorgini, Catti, ecc. Vedete il Ministero, non e mai stato cosi pieno, come lo e da due anni, di camorristi e di piemontesi ciuchi o pedanti: sui vana ispettori del Berti* dicias­sette erano piemontesi. Ora io cerco un segretario per il Consiglia superiore fra gli impiegati che sono settanta àrea, e non si trova; sono dieci mesi e pia, che il Consiglio superiore tace, e In legge e la ragione vogliono che. i professori d'università siano scelti, sentito il Consiglio superiore, ti per conseguenza è il Catti che ha fatto le nomine. Il Berti inventò il sistema draconiano [sic] di esami e di licenza liceale, che chiuse, putta ragione sola di fare una inchiesta o 'un'esperienza, le porte. deW università a ottanta giovani dei Ucci sopra cento. Ceppino non voterà più sentire a parlare della giunta del Berti. Ma pura lasciò fare per non dispiacere al Berti e al Bonghi, che ne era r inventore. Unultima e pei basta. Sapete cosa e l'Istituto superiore di Firenze. Molta spesa, nessun scolaro, e lesioni da signore. Questo Istituto ha un sovraintendente, posto inutilissimo, perche letteralmente non fa che il procaccino fra il Ministro e il direttore del Museo e quello di Santa Maria Nuova, Buffali ni si dimette, e si accetta la dimissione: si offre il posto ai direttori, e questa hanno il buon senso di ricusare, mostrando che il vero partito era di soprassedere e non fare nomine: Ceppino e Catti invece raccomandano il Lambruschini, il quale ha ottantadue anni, ed i quello che e: pure Ceppino lo nomina professore e Broglio sovraintendente! JS cesi, tutto va da tre e quattro anni e seguiterà necessaria­mente ad andare parchi ogni quattro o cinque mesi viene un ministro nuovo, H quale dovendo essere un uomo nuovo alla materia, lascia ramministrasione in mano ai capi di divisione, e solo per ragioni politiche inventa qualche erga-nizsazione nuova contraria a quella del predecessore* A onesto flagello non i ormai pia che quel rimedio, sopprimere il Ministero dell' Istruzione, fare un direttore generale con un Consiglio superiore che lo circondi: dunque concludo: Vi raccomando quanto so e posso questo pensiero e dovete interessarvene come uomo di Stato e persuaderne i vostri amici, i ministri probabili, il Re stesso, il nostro Durandi vorrebbe che questo pensiero fosse attuato dal ministro, e dovrèbbe essere così, ma temo assai che gli uomini cosiddetti politici non vor­ranno mai fare sparire un portafoglio. Credo pei che debbiate interessarvi a que­sta cosa per fare piacere a me. Iddio mi guardi dal tornare sul passato. Sia pure che la politica del momento vi sconsigliasse dal rivolgervi a un amico sicuro che vi ovata sempre servito bene. Dovete però non credere pia a coloro, che erane i pochi consorti, nemici miei sola perche vostri, che vi hanno fatto credere che