Rassegna storica del Risorgimento

DAVOLI GAETANO
anno <1958>   pagina <606>
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GAETANO DAVOLI GARIBALDINO E LIBERTARIO
Benedetto Croce, parlando dal marxismo italiano, nota che. quale ftt interpretato e divulgato particolarmente dalla Critica odaU del Turati e dagli altri scrittori di rimilo provenienza, nonostante le ine professioni d rigida osservanza, e tato dagK intendenti giudicato ** impuro ,,510 imparo era in effetto e a uà lode, appunto perette abbastanza puro nel tuo sentimento fondamentale, fede di uomini che avevano cominciato da repubblicani, democratici, liberali e, checché diccsnero, tali n mantennero nel loro fondo gli Meati che, cinquantanni prima, sarebbero stati patrioti del Risorgimento, e ora, nelle nuove condirioni e innanzi ai nuovi problemi, ai erano fatti so­cialisti ,,l Più tardi, Mario Misriroli andò oltre, affermando che il capo del liberalismo italiano, da quindici anni, è Filippo Tarati .3)
Storicamente esatto il gradino del Croce, polemicamente pungente quella del Misriroli.
Certo e che, tra i sodalisti di ieri e quelli di oggi - interi, questi -gitimi nelle loro divene e avverse graduazioni Ve un divario notevole, a mano a mano che et ri allontana dall'epopea risorgimentale. E il divario verte principalmente cu ciò che ri intende per patria e patriottismo , che, per i più, acquistarono valore di nazionalismo , ch*è un'altra cosa. Ma, in origine, tra quelli che operarono dorante il Risorgimento e i loro epigoni immediati, anche nell'iato tra la cannonata regia di Porta Pia e il tormentato periodo cho ai concluse con il regicidio del 1900, confusione non ri fu e la Patria si identificò con le stesse ragioni morali e umane del socialismo, ria pure questo inteso in senso paramento romantico.
Un modesto popolano la cui figura morale e, però, luminosissima. Gaetano Davoli ce ne conferma.
Garibaldino e libertario, Gaetano Davoli andò via via avvicinandosi al socialismo di Camillo Prampolini.
Uomo d'azione e di modesta cultura, prodigo di se, disinteressato, schivo d'ogni onore, refrattario a porre sulla bilancia della riconoscenza pubblica quel che aveva dato alla Patria, pungolato da un inalterabile idealismo* fu l'anello di congiunzione firn i patrioti del Risorgimento e i rivoluzionari del primo socialismo.
Nato a Reggio Emilia . allora seconda citta del ducato di Modena - il 20 settembre 1835 da modesta famiglia di postiglioni, seguendo le orme paterne prestava servizio sulle diligenze, che collegavano la città ai paesi vicini, spingendosi anche al confine con il prossimo ducato di Panna, Non avendo preso partito per Tona o l'altra corrente, serviva con zelo e con­vinzione tanto i a moderati quanto i mazziniani, ricevendo o consegnando lo missive segrete che gli venivano affidate. Narra uno che gli fu amico e
1 Bcvsoa-rro Caocz, Stari* (Tifeli'a W 1871 al 191S, Bui. Uurca, 192*. PP. 213-21*. ') MAJIJP Mnemeu, C/ÌM baaaglia ptrduxa, Milano, Corbacdo, 1924, p. SI.