Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; VITERBO
anno <1958>   pagina <615>
immagine non disponibile

L'Archivio Morbo dot Comune M Viterbo 615
rìafc alla Mmaiuimn venne ùùsiata dalPavv. Giuseppe Oddi, njgretario mu> manale custode dell'Archivio, il SO settembre 1885. ma venne sospesa il SO novembre; ripresa il 9 maggio 1886, fu completata U 3 giugno con la veri­fica delle carte Ceccottì. Il 24 ottobre dello stesso anno In commissione del­l'Archivia storico divenne Commissione municipale di storia patria
Arduo, ao non impossibile, si presentò subito il lavoro per In commis­siono, a causa della esiguità di fondi stanziati dal Comune; ai vide costretta a chiederò una sovvenzione alla Calta di Risparmio, che a titolo di sussidio, nel gennaio 1887, concesse L. 500 con le quali soltanto in quell'anno si inizili il lavoro di riordinamento della biblioteca.
Il materiale esistente nell'Archivio storico comunale e molto ed interes­sante; opportunamente vagliato potrebbe fornire la base scientifica per lo studio del contributo dato dalla citta di Viterbo alla storia del Risorgimento. contenuto in varie cartelle di Miscellanee Q .comprende relazioni rendi* coati* statistiche, memorie, editti, bandi, rapporti su fatti di ogni genere accaduti nella città e nel circondario, circolari, notificazioni, manifesti) let­tere di Papi e cardinali e con tinaia di Ietterò del Comitato Viterbese , del Comitato di Orvieto , del Comitato Centrale d'emigrazione e di vari altri- comitati e sottocomitali di citta dell'Italia centrale. Altra fonte molto interessante b costituita dalle Riforme**) volumi manoscritti, nei quali sono riportati in ordine cronologico i verbali dei consigli della Magistratura co­munale; attraverso questi verbali 6 possibile ricostruire la vita economica e amministrativa della città; essi offrono spesso elementi abbastanza indi­cativi di storia politica. Quando, nell'anno 1816, la borghesia entrò a far parte della Magistratura comunale, la nobiltà separo i propri atti dalle Ri­formo e li trascrisse a parte su un volume dal titolo: Atti detta nobiltà di Vi­terbo dall'anno 1819 al 1855.*)
I documenti, che sono molti e vari per il secolo XIX, vanno assottiglian­dosi a mano a mano che si risale al secolo XVIII e pochissimi ne esistono della prima metà di esso. Di questo periodo troviamo gli statuti delle quattro arti in Viterbo,*) quella dei Mercanti, degli Speziali, dei Fabbri, dei Calzolari: la data di tali statoti va dal 1517 al 1814. In questa miscellanea esiste pure una relazione di Vincenzo Za gretti, curiale e sindaco esercente della Comunità di Viterbo, sul tumulto avvenuto nella otta nel 1758, durante il periodo di sede vacante per la morte di Benedetto XIV. Vi si trova anche copia della lettera che Pio VI, in data 6 luglio 1791, inviò a Luigi XVI, con hi quale auspicava il ritorno della pace per il carissimo e cristianis­simo figlio e faceva voti per la sua restaurazione sul trono.4)
Molto ricco è il materiale del periodo repubblicano, anche se moltissimi documenti, tuttora segnati in catalogo, sono andati perduti durante l'ulti­ma guerra; abbiamo trovato gli atti deD*Amministrazione civica repubbli­cana che 'iniziano col giorno 7 febbraio 1798 e terminano col di 16 messifero anno VH. ') Moltissime sono lo stampe e i proclami e ben conservato è un
1) Riforme dal a. ISO si a. 173.
3) Atti deus aeMU diSTsoa 1824 1 185S. MIsesusBca II-B-V-13, 30, 40.
4) Mite. YlMl-C-l-35. fì albe. XIX-W-P-V-M.