Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; VITERBO
anno <1958>   pagina <626>
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626 Libri e patiniti j l
IH<JISJ 1 MHt natalità nuxlalità nelln divrrse ragioni agrarie urc ', alla >...-}. lesiono N(tll alla eoscrisione itila Guardia Nsslousle, sugli aspetti tributari.. fila preduilune aericela ere Interessante questo punì notar* li un lato l'in* Ounua di una co*titulone fondiaria Horaria in corno di uiodineaiileue, e daV l'altro la mascolinità eccezionalmente bassa Malia dita di Bologna, ani <efripoode 0 eccesso di popolasionr maschile nella campagna a (un riferimento alla mecza dria è fatto da tangheri, sulla acorta di indicaaionl già date).
La seconda parta dal aggio riguarda la produzione agricola, il patrimoni zootecnico ecc. dal Oiputlmanto per io stesso periodo. Ed anche di tatto ciò, con la presentazione di tavole relative al prodotti par le divene aone e per 1 afngoli comuni, ai dà un'illustrazion? statistica e ragionata ad un tempo che permetto qualche considerazione conclusiva. Le novità e le traafonnaxloni colturali, mentre i capitoli vengono Mirratiti nelle campagne ed nna letteratura agronomica ettdia l'agrìcoltur bolognese, ai intrecciano con le pratiche tradizionali; I fintomi di diagregaxiooe accanto a fattori di rinnovamento produttivo (adosione di nuove tecniche e la coltivazione della canapa da un lato, trascuratezza nell'allevamento del bestiame e patti colonici tradizionali dall'altro ecc.), Retavo GIUSTI
SALVO MASTCLIONK. La politica atura dal Guisot; Firenze, La Nuova Italia, 1957, in 8*, pp. 219. !.. 1.600.
Queato lavoro, frutto di pazienti indagini su vasto materiale del tutto inedito, è ben degno di eaaere segnalato per la Balda Impostazione, per l'equilibrio dei giudizi, per la ricchezza dei multati.
L*An con documenti alla mano di alto valore probative, vi studia l'attività volto dal Cubtot come ministro degli affari esteri dal 1840 al 1847, ma con più ampie prospettive che non abbia fatto la storiografia moderna. e elee totio l'aspetto pubblico e l'aspetto privato, negli copi espliciti e in quelli riposti, e inquadrato, per giunta, sai dissidi internazionali e nella aspre polemiche economiche e sociali dell'epoca al che pur ricevono più chiara luce le Cause e le finalità dell'oriento' mante politico francese negli ultimi anni che precedettero la caduto della menar* chia di luglio. Anche il ritratto che egli delinea del Cttixot con fine psicologia e indubbiamente assai più veritiero del tradizionale, tracciato per lo più sulla fal­sariga della Mémoirea del ministro: che se il Guisot fu ammirevole non solo per le sue eletto doti di morirò, di pubblicista, di oratore, ma anche per la profonda rigidità, morato, per la costanza dei propositi, per la eoerenaa inflessibile con la propria coaeicttsa (le accuse di falsità e di ipocrisia più volto lanciategli non reggono) per altro fu irritante (tant'à che suscitò attorno n aè ben poco amore per il suo sussiego, per la *un ostentazione di onestà e di autorità, per l'ostinazione di voler Imporre, credendosi supcriore a chicchessia, le proprie Idee hi forca della ma prepotente dialettica e della sua logica aerrata. E piace che il Maetollonc abbia a più riprese meato in rilievo quello che fu politicamente il ano difetto più grande, e -cioè il suo dottrinarismo che. In ogni anione pratica. gU faceva riferire al presente le attuazioni del passato.
Fu chiamato da Luigi Filippo a reggere il dicastero degli esteri in un mo­mento difficile per la Francia (essa aveva in verità ripreso il posto tra le grandi potenze, ma praticamente era rimasto isolato per aver ceduto all'ambizione di Mobamed AD) perchè (1 Guisot, essendo di tenderne moderate e avendo molti amici in Inghilterra ove era ambasciatore, si sperava che avrebbe dato alla poli­tica francese un aspetto e un intento di pace reagendo cosi al pericoloso atteg-giamento di acceso nazionalismo del gabinetto capeggiato dal Thlers. E Invero nel primo anno il Guixot si comportò con saggezza diplomatica ripetendo a tutti