Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI ; VITERBO
anno <1958>   pagina <630>
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Libri * periodici
di ui)u -LliepabhUca dei romani >, Il (>'- obietta cita la tua tea! un *, qutnt* meno, dimostrata, sebbene, (mi, eri! Keao porli. Inconsapevolmeii* adi oaaa HO pochi sostegni. Anzitutto II rispetto dal Triumviro' por l'Assemblea (almeno la) quali circostanze) è malto meno II riflesso dell'accettar ion* di na al sterna rostì-tnofooala di garanzie, che il ritoltala di un dovere religfoMmenta rispettato (p, 11) a* soprattutto, dalla considerazione clic quatto contesto era ormai consolidato nella coscienza pubblica -e goda* la fiducia dei Romani fj. 184), Quanto Mazzini abbia accettato, pio per dovere che per profonda convinzione, l'Aaaembiea al ricava da quanto egli stesso striata dopo l'esperienza romana e cioè che mai più avrebbe accettato in mia situarione Insurrezionale di governa"* con un'assemblea a fianco. Dal retto dopo lo acoppio della guerra Mazzini non cesserà mai di pero, rare un concentrsmento di fona nel Triumvirato che dovrebbe riapondere telo al popolo della Boa aaiooo (p. 187), La fteaaa funzione costituente, alla quale l'Assemblea intende reatara oatioatamanto fedele fino in fondo non raceogllo fi contorno di Mazzini, rbe te non l'intralcia la tollera templi cernente. Coti pur Mazzini ed è il R. che lo sottolinea, cere la soluzione dal problema romano in campo internazionale mentre l'Assemblea e tempre più allena da problemi di politica calerà (p. 247). L'apogeo dell'azione nmzziuiamt ai ha coal al momento delle trattative eoa il Leasepa. Anche nella ducutatene sulla Coatituzione alcuni ponti di dissento appaiono ed e anche qui lo ateato R. che li nota con precisione, quando la tradizione gioridSea e 11 liberalismo puro ai contrappongono alla fiducia mazziniana nella educazione e nei compiti educativi della Repubblica. Coal nella importazione cottitozionale del problema religioso non ai riflettono le preoccu­pasi oni teiatiche di Mazzini.
atato più volte notalo e ciottamente che la presenze di Mattini a Roma di al moto romano un impaleo deciaamente unitario. Ma non è crrto aminoire l'inten­tila, e l'efficacia del no epottolato unitario il riconoscere la sopravvivenza di remore municipalistiche, operanti nella aletta assemblea. Lo perplessità di molti costituzionali romeni, che nel novembre-dicembre ai aono attardati olla ricerea di una toturione particolare, sopravvivono anche agli entusiasmi del 9 febbraio e ai manifestano in attesa * di ritorcere più liberamente, nelle preoccupazioni di non rompere con gli altri Stali, guardando ancora al miraggio federativo. Coal il municipalismo romano (ed è lo ateato R. che lo afferma) eaita a portare fuori dei confini un'azione rivoluzionaria e reaiate perfino al dinamismo mazziniano, rallentando la preparazione alla guerra. Né la riti finale del 30 giugno al può ridurre soltanto a < turbamento, otcillarione o commoaione dagli animi >, negando nna sostanzialo divergenza di giudizio politico, te lo Messo Mazzini, come il R. ricorda, scriverà di aver dovalo resistere all'idea di .rovesciar rAatemblea aasumerc In dittatura > per non e finire con la guerra civile >. Non ai capisce Bercio, come il R. posta resistere olla evidenza delle prove che egli letto accu­mula e come pozza definirò' ancora una invenzione. storiografica la pcraittenaa di no particolarismo romano nel acne della tetta Assemblea, E neppure ci sembrano molto convincenti le obiezioni eoe aU'interpretaxionc che degli indirizzi politici dell'effìmero, secondo ma significativo triumvirato hanno dato 1] Cucchiaini e 11 Gfaitalberti, quando egli ateato mette in rilievo l'apporto che gli danno i center vatorì moderati > olla Livio Mariani.
Questi motivi di dissenso tu uno spanto polemico, che ricompare sovente nell'opera del R-. non Infirmano certo il giudizio sostanzialmente positive, che va dato del volume. Il quale rappresenta un notevole riesame critico del risultati al quali è giunta la storiografia più valida e offre un cospicuo contributo all'appro­fondimento di alcuni aspetti di grandissimo fnteretee (come quelli dell'influenza dai federalisti cattaneianl e dell'azione concreta dal democratici repubblicani)