Rassegna storica del Risorgimento
1849 ; MAMELI GIORGIO
anno
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1918
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pagina
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601
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B contrammiraglio Giorgio Mameli nel 1849 601
lamentare. Né poteva essere altrimenti. La guerra era terminata. Ma gli equipaggi, che partecipavano ai sentimenti bellicosi dei loro concittadini genovesi, costretti a rimaner fermi, anehe quando il nemico era a portata di mano, non comprendendo l'obbligo dell'inazione imposta loro dall'Albini, già di lui diffidenti come di chi non vuol battersi, perduto ogni ritegno disciplinare, s'ammutinarono ponendo all'ammiraglio il dilemma : o battersi o tornare a Genova. Breve, la scena incomposta condusse la flotta sarda a sbandarsi prima in Adriatico, a disperdersi poi in Mediterraneo. Come Dio volle, le navi che la componevano, man mano, alla spicciolata, giunsero a Genova. Prima ad arrivarvi fu la Michele, la fregata ammiraglia di Albini, che affondava l'ancora il 5 maggio.
Il fatto inaudito produsse conseguenze serissime. Gli equipaggi vennero disciolti, numerasele condanne alla catena militare nei bagni penali ; numerosi ufficiali, i più compromessi o per- idee poco ortodosse o perchè non furono energici nella repressione dell'ammutinamento, vennero puniti o collocati a riposo. Sulla Marina sarda, che tanto ardore guerresco aveva sempre animato, s'abbattè una bufera di tristezze, di dolori, di pene che, in fondo, nella ragione intima delle cose, non avrebbe meritato. Non era una milizia che avesse peccato di freddezza a combattere, anzi era passata all'indisciplina perchè combattere voleva, mentre le veniva vietato : l'assurdo degli eccessi, che conduce precisamente al contrario di ciò che si vuol conseguire.
Si può facilmente immaginare come il Mameli si addolorasse nel-l'apprendere come quella florida gente di mare, che egli amava tanto e dalla quale era sinceramente ricambiato, fosse caduta sotto il rigore delle leggi militari, per un eccesso di entusiasmo, per un eccesso di foga combattiva ! Le misure di rigore, dal Comando generale della Marina prese a carico degli entusiasti colpevoli, furono eccessive.* perchè
1 In un frammento di discorso trovato nelle memorie dì forgio Mameli* quasi a spiegare L motivi ideali pei quali gli equipaggi s'ammutinarono, si legge:
Signori,
Nel mentre ohe la nostra annata di terra compativa improvvisa sulle < pianure lombardo, nel mentre ohe la gioventù italiana, lasciando le mollezze della 4 vita privata, impugnava le ormi per l'indipondenza della patria, la nostra Squadra era pur essa in faccia al nemico.
Una leva straordinaria componeva la bassa forza dei nostri equipaggi ; essi erano la più parto padri di numerose famiglie j a molti al ssi biancheggiava
4 la barba.
< Di quando in quando ci giungevano gli annunzi delle prodezze della no- atra armata, dell'audacia dei nostri, valorosi... É impossibile descrivere come