Rassegna storica del Risorgimento
1859 ; STATI UNITI D'AMERICA
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Howard R. Marraro
appoggiava la politica di Mazzini, ritenendo che, nel migliore dei casi, la guerra non avrebbe fatto altro che cambiare i padroni d'Italia. Frattanto, le vittorie franco-italiane lusingavano le speranze nel trionfo della causa italiana, speranze che ben presto furono rese vane dall'armistizio di Villa-franca. Mentre gli Americani ed alcuni seguaci di Mazzini condannarono 1 armistizio, altri dichiaravano che la guerra aveva conseguito tutto ciò che si era proposta e che si aveva ragione di sperare. Molti giornali, infatti, ebbero parole di lode per l'Imperatore francese, sottolineando la moderazione che aveva dimostrato nel porre fine alla guerra ed espressero la speranza che l'Italia, rafforzata dalla vittoria potesse prepararsi da sola per il futuro conseguimento della completa unificazione e indipendenza.
I cattolici d'America, quasi unanimi, diedero il loro appoggio al Papa, e, dovunque, il clero biasimò Luigi Napoleone e Vittorio Emanuele. I cattolici di molte città americane, ma specialmente quelli di St. Louis, Cincinnati e New Orleans tennero convegni per esprimere il loro amore filiale, la forte simpatia per Pio IX e il loro appoggio ai diritti temporali del Papa; a New York, Washington, Baltimore il clero chiese contributi dai parrocchiani per il Papa. Malgrado questa forte opposizione da parte dei cattolici, la maggioranza degli Americani salutò con entusiasmo il successo, sia pure parziale, dell'Italia in marcia verso il trionfo finale della lotta a favore della propria indipendenza e della democrazia.
Gli inediti dispacci, che seguono, scritti da John Y. Mason, ministro americano a Parigi e da John M. Daniel, ministro americano a Torino, sono interessanti perchè i due diplomatici erano osservatori diretti, scaltri, sagaci e ben informati su tutto quello che accadeva nei paesi presso i quali erano accreditati. Poiché il Governo americano era molto interessato nella lotta fra il Piemonte e l'Austria, e seguiva con grande e sincero interesse le vicende della guerra, i due diplomatici facevano del tutto per tenersi al corrente della situazione politicomilitare. Il Mason appare più obiettivo e più giusto nel valutare le informazioni che trasmetteva al Dipartimento di Stato: mentre il Daniel, che era già diventato persona non grata al Governo piemontese, non solo per alcuni articoli che aveva stampato in un giornale della Virginia contro il popolo e specialmente contro l'aristocrazia piemontese,1).ma.anche per aver condotto una dama
*) L'editoriale contro l'aristocrazia piemontese fu pubblicato nel Richmond Semi ffeekly Examiner, 6 gennaio 1854, VII, no. 19, p. 2. Ecco in parte il testo dell'editoriale composto dal Daniel:
... The pleasure of actually seeing celebrated places is amali. It is ali antìcipation and memory. The rea! comforts of Europe don't compare witlx those of the United States. The peoplo are nowhere as good aa ours. The wom.cn are uglier; the xnen bave fewer ideas. I intended to write a hook about it ali; and I thought ivhen I left the United States that I wonld bave to stxetcb the blanket a good deal to moke out our superiority. But there is no need. The meanness, the filtliy Ufo, the stupidities of ali the countries I have seen, snrpass ali I expected and ali I hoped.
Here in Torio, wbich is the most beautiful city I bave ever seen, I om bnsy leaxning to speak French and studying tvhat is popularly, but most falsely, termed ' the great