Rassegna storica del Risorgimento

FARINI LUIGI CARLO ; GIORNALISMO
anno <1959>   pagina <47>
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TI problema italiano nelle corrispondenze di Luigi Carlo Farini 47
s'absticnnent; les ouvriers boudcnt: pour remplir Ica rues et Ics lieux publiques la pò lice fait venir des paysaus: on relcgue les nobles à la campagne, on appello à la Cour les catnpagaards .
So questo andava detto per interpretare lettamente la cronaca di quelle giornate, bisognava anche aprire gli occhi ai francesi sulle vere intenzioni del governo viennese il quale mirava semplicemente a togliere ogni giustificazione ad eventuali iniziative francesi in Italia nello spirito del congresso di Parigi e ad accentuare le rivalità fra le potenze occidentali sulla questione italiana, volendo in sostanza rafforzare l'egemonia austriaca sulla penisola. N'ayant pu empécher quo la diplomatic occidentale se melàt dea affaires italiennes scriveva perciò Farini elle s'en est mèlée à son tour pour container cnvers la France et PAngleterrc son oeuvre de dissolution, et pour réprendre en Italie sa préponderancc; à Londre elle a dit: prenez garde la Frante veut tnettre Murat à Naples: le Piémont conspire avec le Bonaparte: ne vous y fiez pas: Iaissezmei faire: je m'unirai à vous pour obtenir des concessions du roi Ferdinand; moi méme je ferai des grandes concessioni) aux Lombards; unis, none ferons échouer en Italie la politique envahissante de la France. De l'autre coté elle a dit à Paris: la condition des Etats Romains est normale: certainement il faut Paméliorer: mais une grande prudence est necessaire: la protestante Angleterre veut la destruction de la Papauté: pour arriver à son but elle serait prète à soulever à Rome la demagogie: nous ne pouvons pas abandonner les Etats Romains dans ce moment: le parti constitutionncl dirige par 1*Angleterre nous créerait des embarras et preparerai! des bouleverSements dangereux .
Di fronte agli accenni di riforme nelle provincie austriache e negli Stati italiani, Farini segnalava all'opinione pubblica francese le insidie di un tale processo che noi oggi chi ameremmo di distensione . A Napoli, ad esempio, le riforme non erano che un argomento per indurre Francia e Inghilterra a mitigare il loro atteggiamento verso il Regno delle Due Sicilie per poi stringere vieppiù la morsa dei sistemi polizieschi: Les nouvelles qu'on recoit de Naples et de Sicile sont toujours déplorahles. On a répandu la nouvcllo d'un prochain arrangement avec les puissances occidentales et la police s*en est enorguellie: elle n'a plus de frein, ni de pudeur: elle se croit inviolable sous l'ègide de cette volonté immuable qu'on prenda corame l'exemple et le type de la royauté légi-time .*)
Quanto allo Stato pontificio, esso rappresentava un oggetto delicato per la penna di Farini, e altro, come vedremo, era il linguaggio che egli teneva sulla stampa della cattolica Francia, altro quello diretto alla protestante Inghil­terra. Luigi Bonaparte si era eretto fin dal 1849 a paladino dello Stato della Chiesa: non si poteva quindi sostenere la polemica contro l'esistenza dello Stato pontificio.in sé; si potevano, però, lumeggiare gli aspetti di una evoluzione politica dalla quale derivava uno spostamento dei rapporti di forza a favore dell'Austria. Un accrescimento smisurato della potenza austriaca in Italia ten­dente a trasformare una egemonia in vero e proprio dominio: questa ora la tesi che Farini si prefiggeva di dimostrare toccando un punto estremamente sensibile per la politica francese. Non solo gli Austriaci occupavano Piacenza nel ducato di Parma, ove le Gouvernement de la Duchesse coriste de nom... et règnent,
*) Presse, 14 aprile 1857.